Il pensiero del Vate “Bisogna fare della propria vita come si fa un’opera d’arte” è fonte ispiratrice, per l’amministrazione di Caramanico Terme. Sentimenti che vanno oltre il restauro di un borgo e arrivano ai cuori rinforzando il desiderio di appartenenza legato alla rinascita evolutiva del suolo abitato, mai lasciato. Emozioni legate a chi resta e si adopera a sostegno di un patrimonio che non può essere abbandonato ma riqualificato con forza e amore, come declama D’Annunzio nei suoi versi.
Passa per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e naturalistico l’idea progettuale che prevede investimenti per 20 milioni di euro destinati al rilancio del borgo di Caramanico.
L’amministrazione comunale sta lavorando alla stesura di un vero e proprio piano di sviluppo strategico per il rilancio del paese. Scritto a più mani in co-progettazione con la collaborazione di pubblico e privato. Opportunità lavorative ed occupazionali per i residenti, soprattutto giovani che tendono ad emigrare per mancanza di proposte. Scuola e accademia di arti, dei mestieri e della cultura, albergo diffuso, residenze d’artista, centri di ricerca, campus universitari ma anche Residenze per anziani e soggetti fragili, spazi dedicati alle famiglie e lavoratori in smart-working, oltre che ai nomadi digitali. Benessere e termalismo sono al centro del piano di sviluppo ricco di tecnologia, sostenibilità e innovazione che stimolerà investimenti anche da parte del sistema produttivo locale. Il team di progettazione sta lavorando da settimane, con l’impegno senza sosta dei tecnici e con grande dedizione per l’approfondimento di argomenti essenziali alla stesura del progetto che rappresentano la pietra miliare per un futuro prospero e dinamico del borgo. Si avviano tavoli di concertazione con focus su turismo, occupazione, sostenibilità, economia locale e socio-culturale. Quando un borgo rinasce rimette in movimento tutte le attività, valorizzando le risorse indigene e portandone dentro di nuove per promuovere il territorio, creare posti di lavoro, rendere il luogo attraente e farcito con arte e cultura.
“Il 2022 si è aperto con questa sfida che sta incontrando grande collaborazione da parte della nostra comunità” dichiara il sindaco Luigi De Acetis che conclude con una frase di Henri Ford: “il meglio che possiamo fare è cogliere le opportunità, calcolare i rischi connessi, stimare la nostra abilità di gestirli e fare i nostri progetti con fiducia.”