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Tre associazioni unite nel chiedere al governatore Marsilio e a tutta la Regione di non procedere ad alcuna iniziativa che possa ritardare ulteriormente la fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano.

Nuova Pescara, Consiglieri comunali emeriti di Pescara e Verso Nuova Pescara hanno elaborato un documento comune, inviato a Marco Marsilio, al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, agli assessori e consiglieri regionali e, per conoscenza, al prefetto di Pescara, ai deputati e senatori abruzzesi, ai sindaci delle tre città oggetto della fusione e ai presidenti delle sei commissioni della Nuova Pescara.

Documento illustrato nel corso di una conferenza stampa, tenutasi questa mattina, nella sede provinciale della Cna e condotta da Marco Camplone, presidente dell’associazione Nuova Pescara. Presente, ma solo come osservatore, il consigliere regionale Antonio Blasioli (Pd)  che lo scorso dicembre, di fatto, ha scongiurato, con una dura opposizione, che  la data della nascita di Nuova Pescara venisse posticipata al 2027 da un’iniziativa del centrodestra regionale a trazione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

” Siamo stufi di avere a che fare con una classe che non sa fare o non vuole fare”, ha detto senza mezzi termini Cristian Odoardi, vice presidente dell’associazione Nuova Pescara. “Auspico che chi boicotta, oramai da anni, la fusione si faccia da parte e non si presenti, per coerenza, alle prossime elezioni”.

Per Mario Sorgentone, presidente dei Consiglieri emeriti, la tattica messa in campo è chiarissima. “Vogliono ritardare in ogni modo la fusione, auspicando addirittura di farla saltare”, ha detto. “Noi non ci stiamo. Chiediamo il rispetto del referendum del 2014 e della Legge regionale 2018. Stiamo parlando del futuro di questa bellissima conurbazione e delle generazioni che verranno. Invece di distruggere, chi governa dovrebbe adoperarsi per trovare altri fondi per la nuova città e avviare progetti anche di tipo sociale”.

Nino D’Annunzio, presidente di Verso Nuova Pescara, associazione di Montesilvano, ha annunciato “una lotta senza tentennamenti per ottenere il rispetto della volontà popolare. Se sarà necessario, andremo anche al Tar. La data del primo gennaio 2023, che è stata stirata di un anno, causa Covid, rispetto al 2022 non può essere ulteriormente manomessa. E non vale alcuna osservazione su fatto che il consiglio comunale di Spoltore farà un mandato ridotto. Quando è stata approvata la legge, era un fatto già noto”.

Critiche sono state elevate a Marsilio, che sulla Nuova Pescara non ha recitato di certo il ruolo di garante dei cittadini insito nella carica di presidente della Giunta regionale, e al consigliere regionale Guerino Testa, favorevole alla fusione al tempo del referendum e, poi, inoperoso e sfuggente ogni volta che viene chiamato ad essere attivo sull’argomento.  

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