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Da questa mattina, al museo Barbella di Chieti, aperto al pubblico il cantiere di restauro del dipinto “Ritratto di Costantino Barbella” di Francesco Paolo Michetti, dove sono impegnati gli esperti dell’Accademia della Belle Arti di L’Aquila.

La scuola di restauro dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila ha presentato questa mattina presso il Museo Costantino Barbella di Chieti il cantiere di restauro del dipinto, “Ritratto di Costantino Barbella” eseguito da Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 1851 – Francavilla al Mare, 1929) nell’ultimo quarto del XIX secolo (1888 ca). Proveniente dalle collezioni del Museo Barbella di Chieti, l’opera un olio su tela, è ospitato nel seicentesco Palazzo Martinetti nel centro storico di Chieti. Si tratta del ritratto dello scultore abruzzese Costantino Barbella (Chieti, 1852 – Roma, 1925), che negli anni novanta dell’Ottocento acquistò fama nazionale e internazionale con composizioni di piccolo formato in terracotta e bronzo raffiguranti scene di genere e di costume, che espose nel 1899 alla III Biennale d’Arte di Venezia.

L’intervento di restauro diretto dalla docente della scuola di restauro ABAQ, Grazia De Cesare, sarà aperto al pubblico nei giorni del 7, 10 e 11 febbraio dalle ore 9.30 alle ore 16.30, ed è stato possibile grazie ad una convenzione siglata tra la stessa Accademia e il Museo Barbella di proprietà del Comune di Chieti. Oggi, infatti, erano presenti oltre alla docente e alla direttrice ABAQ, Maria D’Alesio anche il sindaco di Chieti Pietro Diego Ferrara e l’assessore alla cultura Paolo De Cesare.

Grazie alla convenzione siglata con il Comune di Chieti lo scorso anno -ha spiegato la direttrice ABAQ Maria D’Alesio la nostra accademia può offrire un’opportunità importante per la formazione degli allievi della scuola di restauro che, voglio ricordarlo, è un corso quinquennale ed abilitante alla professione. L’ iniziativa presentata oggi scaturisce proprio dalla volontà di collaborazione e scambio principalmente con i luoghi d’arte importanti della nostra regione come è il Museo Barbella. Questo restauro rappresenta quindi un’occasione di crescita per i nostri studenti ma anche di dialogo con le istituzioni e il territorio abruzzese per far conoscere le competenze che la nostra accademia può mettere a disposizione per la crescita dell’intera regione“.

Abbiamo fortemente voluto questa collaborazione, perché crediamo molto nella sinergia istituzionale – così il sindaco Diego Ferrara e il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Siamo grati all’Accademia e ai suoi studenti per questo percorso iniziato, un vero e proprio patto per la cultura e l’arte, che non ha precedenti e che ci consentirà una straordinaria manutenzione dei pezzi ospitati nel nostro museo sotto l’attenta supervisione dei docenti dell’Accademia e della Soprintendenza. Si tratta di opere di altissimo valore e prestigio che saranno anche schedate da addetti ai lavori e che potranno anche essere oggetto di tesi di laurea e ricerche da parte dei dottorandi. Per il Comune è un’eccezionale occasione di manutenzione e cura del patrimonio artistico del nostro Museo che saremmo lieti anche di ampliare ad altri ambiti, per gli studenti sarà un’occasione di operare sul campo, mettendo a frutto la formazione di cui l’Accademia è da sempre portatrice”.

L’intervento di restauro, tesi di laurea della studentessa Francesca Rossi, consente di approfondire le modalità operative di uno degli artisti abruzzesi più affermati e amati, Francesco Paolo Michetti, che insieme a Gabriele d’Annunzio, Basilio Cascella, Edoardo Scarfoglio e lo stesso Costantino Barbella ha saputo celebrare cultura e tradizioni di questo territorio attraverso un linguaggio visivo sempre colto e aggiornato sulle novità provenienti anche d’Oltralpe. Dal verismo di Domenico Morelli, dei fratelli Palizzi e dei pittori della scuola di Resina, che segna i primi anni di formazione di Michetti a Napoli, all’adesione all’estetica scapigliata e liberty della Cronaca bizantina di Angelo Sommaruga, che contrassegna opere emblematiche come La processione del Corpus Domini (1877, La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma) e La figlia di Jorio (Pescara, Palazzo della Provincia), premiato alla I Biennale di Venezia del 1895.

Il laboratorio di restauro, allestito nella sala del museo, sarà dunque aperto ai visitatori nei giorni del 7, 10 e 11 febbraio dalle ore 9.30 alle 16.30, previa prenotazione al numero di tel. 348.1352515. La prof. Grazia De Cesare e la studentessa Francesca Rossi, laureanda con una tesi su Francesco Paolo Michetti, saranno liete di illustrare i lavori di restauro e il rapporto di amicizia tra i due artisti, che il dipinto suggella.