“Sono stati gli studenti delle classi quinte a inaugurare oggi il Progetto ‘Vediamo-Ci’ del Dipartimento di Ottica dell’indirizzo Socio Sanitario dell’Istituto Professionale di Stato Ipsias ‘Di Marzio – Michetti’, beneficiando di uno screening gratuito della vista direttamente a scuola, al fine di garantire a tutti i ragazzi una visita optometrica per poi essere indirizzati dal medico di fiducia nel caso fossero individuati problemi rilevanti. Si tratta di un’iniziativa che, da un lato mira a offrire un’opportunità laboratoriale ai ragazzi del corso di ottica, attraverso l’utilizzo delle apparecchiature all’avanguardia in dotazione al nostro Istituto, dall’altro a promuovere un momento di prevenzione per i nostri studenti, ancor più rilevante dopo due anni di emergenza pandemica che ha in qualche modo rallentato tali iniziative”. Lo ha annunciato la dirigente scolastica Maria Antonella Ascani ufficializzando l’avvio del progetto che sarà coordinato dal professor Vincenzo Salerni.
“La vista è uno dei sensi più importanti del corpo umano poiché costituisce la fonte primaria di acquisizione di informazioni dall’esterno ed è di fondamentale importanza nello sviluppo e nella vita quotidiana dell’individuo. Qualunque anomalia della vista – ha ricordato la dirigente Ascani – può compromettere la percezione del campo visivo e quindi porre una seria limitazione alla qualità della vita di un soggetto. A tal proposito sono molto importanti gli screening visivi, ossia procedure che non si pongono l’obiettivo di effettuare una diagnosi né una valutazione quantitativa del campo visivo, bensì l’individuazione della presenza di un’eventuale disfunzione nelle sue fasi iniziali. Tali screening non si sostituiscono alle visite specialistiche, ma anzi servono proprio per indirizzare verso un medico specialista coloro che presentano un rilevante problema agli occhi. La visita dura dai 10 ai 15 minuti ed è indicata per tutti quei soggetti ai quali non è stata diagnosticata alcuna patologia oculare, poiché il loro scopo primario è anzitutto legato alla prevenzione”. Nella prima giornata i protagonisti dello screening visivo sono stati gli studenti della classe 5 sezione A indirizzo Odontotecnico, dalle 10.35 alle 11.40, e classe 5 sezione A dell’indirizzo Socio Sanitario, dalle 11.40 alle 13.15. Lo screening è stato effettuato rispettando le normative anti-Covid-19, dunque i ragazzi, che hanno aderito compilando il modulo del consenso informato, a gruppi di due sono stati accompagnati dagli alunni di ottica al quarto piano della scuola, nel laboratorio di optometria per effettuare il test ed essere poi riaccompagnati in classe. “Con l’ausilio del Visiotest, in modo non invasivo, e nel rispetto delle normative Covid-19, effettuiamo le seguenti attività – ha elencato il professor Salerni -: la misurazione dell’acuità OD e OS; il Rilevamento dell’Astigmatismo; il Rilevamento dell’Ipermetropia con lenti addizionali; i Controlli Binoculari; la Misurazione dell’acuità e visione stereoscopica; la Tendenza Ametropica con test Bicromatico; il Rilevamento Forie in verticale ed orizzontale; la Percezione dei colori con tavole di ISHIHARA. A eseguire lo screening non invasivo con il Visiotest saranno gli insegnanti abilitati con gli studenti delle nostre classi terminali. Per il rispetto della privacylo screening viene effettuato in anonimato. Ad ogni singolo alunno, che ha presentato esplicita autorizzazione della famiglia, viene associato un numero progressivo dalla segreteria della scuola ospitante. Gli operatori non conoscono il nome dell’alunno ma solo il numero. Dopo aver elaborato i dati, i risultati vengono associati alla progressione dei numeri cosi come indicato dalla scuola ospitante. Sarà poi compito della scuola stessa informare le rispettive famiglie circa l’esito dell’esame. L’esito del test potrà essere “si consiglia visita specialistica” solo per i casi nei quali sono stati rilevati difetti visivi, fermo restando che, ribadiamo, lo screening non sostituisce in alcun modo una visita oculistica completa che stiamo consigliando comunque a tutti gli studenti di eseguire, non permette di vedere il grado di ametropia rilevato e non dice nulla sulle malattie oculari, per esempio sui tumori oculari che fortunatamente sono molto rari”.