Si è svolta, ieri, alle ore 11:30, nell’Officina del Senatore D’Alfonso, la conferenza stampa sulla Nuova Pescara, che in base a quanto prevede la Legge Regionale 24/08/2018, n. 26, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo 24/08/2018, sarà istituita il primo gennaio 2023.
Malgrado l’imminenza di questo termine, si sta assistendo a un incomprensibile stallo delle attività politico amministrative necessarie a preparare nel modo migliore questo fondamentale processo voluto da più di centomila cittadini che nel 2014 si autoconvocarono con un referendum dicendo sì alla nuova città, un gigantesco fatto nuovo che rappresenta la cifra più profonda della democrazia.
Restano sostanzialmente inoperose le commissioni intercomunali appositamente costituite per pianificare come dovrà funzionare questa che sarà la più grande fusione di comuni mai realizzata in Italia, con la debole e superabile motivazione dell’impossibilità per i commissari di avvalersi di permessi che giustifichino l’assenza dal lavoro. Questo vuoto normativo sarà facilmente superato in Parlamento, ma è il vuoto dell’iniziativa politica che deve essere colmato, a partire dal contributo di idee e progetti necessario ad alimentare statuto e vocazioni della nuova città, che dovrà presentarsi al mondo con identità e funzioni ben individuate e distinguibili.
Questo è un compito della politica, ma occorre anche il protagonismo della società adriatica poiché occorre andare molto oltre il prevedibile e lo scontato.
Il progetto di fusione richiede un atto d’amore della politica. Otto anni dal referendum, quattro anni dalla legge regionale hanno lasciato il posto alla palude da cui è necessario uscire in primo luogo con la nomina di un commissario da parte della Regione, così come prevede la legge, che renda possibile l’adozione dei provvedimenti necessari al processo. Un commissario che non esautori la dimensione politica dei tre comuni, ma che offra collaborazione e capacità concludente alle attività necessarie al procedimento, che proprio dal commissariamento verrebbero rilanciate.
La settimana prossima il senatore D’Alfonso accompagnerà una delegazione ristretta dal Ministro dell’Interno Lamorgese e dal Ministro dell’Economia Franco per favorire l’adozione degli ulteriori provvedimenti necessari a implementare il processo di fusione, per il quale resta tuttavia necessaria l’originalità e la densità della proposta da parte dei partiti e delle espressioni vitali della comunità adriatica.
Servizio di Catia Napoleone per Laqtv