Sono tante le questioni aperte in merito alla realizzazione della Z.E.S. in Abruzzo ma una cosa è certa: essa potrebbe rappresentare una occasione importante per cogliere le opportunità offerte dal Piano di ripresa e resilienza e far ripartire l’economia post – Covid, con la possibilità di colmare il divario economico esistente tra il nord ed il sud Italia.
Questo è quanto è emerso dalla tavola rotonda che si è tenuta, questa mattina, in Camera di Commercio Chieti Pescara, fortemente voluta dal presidente Strever per fare chiarezza sulle opportunità da cogliere e sulle difficoltà (burocratiche ancora in essere) da superare, senza perdere ulteriore tempo.
Sul piatto ci sono, infatti, 63 milioni di euro dei 630 destinati ad investimenti infrastrutturali volti ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree Z.E.S. con la rete nazionale dei trasporti, in particolare con le reti Trans Europee (TEN-T).
Per la prima volta in campo, nella sua veste di Commissario straordinario il cui ruolo è diventato operativo a partire da ottobre, il prof. Mauro Miccio accolto nella casa delle imprese da imprenditori, enti ed istituzioni, associazioni di categoria, sindacati e professionisti
La Z.E.S., così come riconosciuto nell’ultimo G20, potrebbe giocare un ruolo fondamentale per la ripresa post pandemica perché genererebbe opportunità economiche, di diversificazione del tessuto produttivo e semplificazione della macchina statale.
Tra i nodi di prossima risoluzione, l’adozione di una piattaforma unica da parte dei SUAP comunali, l’interfaccia dell’impresa per la presentazione del progetto di investimento, che consentirebbe di collegare i poteri del Commissario con le attività previste a sportello. Grazie al ruolo di intermediazione della Camera di Commercio di Chieti Pescara, infatti, si è attivato un dialogo con Infocamere per l’adozione di impresainungiorno.gov.it, piattaforma utilizzata da oltre il 50% dei Comuni italiani, l’unica in grado di dialogare con il Registro Imprese delle Camere di Commercio italiane ed alimentare, automaticamente, il fascicolo elettronico d’impresa.
Infine, resta ancora poco compreso lo strumento del credito di Imposta, la cui domanda va presentata a parte all’Agenzia delle entrate, con la quale è stata firmata, in occasione della tavola rotonda, una apposita convenzione per favorire la consapevolezza dei vantaggi connessi ad un maggiore utilizzo di questo strumento tra le imprese.
La strada è lunga ed il tempo è breve soprattutto se si tiene conto che, entro il 31 marzo 2022, tutti i lavori previsti dal PNRR dovranno avere una autorizzazione preventiva dal punto di vista della valutazione ambientale, uno dei tanti procedimenti oggetto di semplificazione in caso di piena operatività della Z.E.S.