Quale il feedeback dell’avviso “Liquidità” e come incide sull’economia abruzzese. Questa mattina il report dell’assessore regionale Pietro Quaresimale.
Sono 582 le imprese ammesse al finanziamento, per un totale di otto milioni di euro di fondi erogati, circa il 64% delle istanze presentate. Sono i numeri dell’Avviso “Liquidità”, il fondo concesso a tasso zero alle piccole e medie imprese, mirato a contrastare l’emergenza sanitaria in corso. L’iniziativa è stata promossa da Abruzzo Sviluppo. Le istanze complessive sono state 908. Delle 582 imprese ammesse a finanziamento, il 64,9 % è rappresentato da ditte individuali per un ammontare ammesso pari a 5.285.000 euro, il 21,4% è rappresentato da lavoratori autonomi/liberi professionisti con 1.500.000 euro e il 13.5% da società per un ammontare pari a 1.120.000 euro. Relativamente alla distribuzione territoriale, il 40,5% dei finanziamenti ammessi ricade nel territorio della provincia di Chieti, seguito dal 34,5% della provincia di Pescara, il 13,4% della Provincia dell’Aquila e l’11,5% dalla Provincia Teramo. Una distribuzione territoriale in linea con i dati e il trend dei finanziamenti già ammessi ed erogati alle imprese abruzzesi a valere con i primi avvisi del Fondo Microcredito FSE. Un altro dato riguarda l’imprenditoria femminile: il 35% delle imprese finanziate, pari a 203, è capitanata da donne per un importo ammesso a finanziamento pari a 2.766.369 euro, per lo più rappresentate da ditte individuali (37%) e lavoratrici autonome e libere professioniste (34%) e società (29%). In termini assoluti, la provincia “più rosa” è quella di Pescara con 79 imprese femminili finanziate per oltre un milione di euro di finanziamento, seguita dalla provincia di Chieti con 70 imprese femminili e oltre 900.000 euro di finanziamento ammesso, e la provincia di Teramo con 20 imprese al femminile che rappresentano il 30% delle imprese ammesse nella medesima provincia. “Con questa misura forniamo una risposta celere e importante alle microimprese che hanno problemi di liquidità e registrano difficoltà di accesso al credito, a causa dell’emergenza sanitaria in corso – ha detto l’assessore regionale al lavoro Pietro quaresimale -. Un altro tema è la riduzione del periodo impiegato per l’esame delle istruttorie: in tre mesi abbiamo formulato la graduatoria finale. Per la sua peculiarità, questa misura – osserva ancora Quaresimale – sarà riproposta anche nella prossima programmazione 21-27, con l’obiettivo di sostenere il nostro tessuto produttivo costituito da piccole e medie imprese”. “I dati – afferma il presidente di Abruzzo Sviluppo Stefano Cianciotta – ci confermano di come lo strumento del Microcredito, tenuto conto del numero importante di domande pervenute, pari a 908 in appena 10 giorni, possa rappresentare un valido strumento di sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi e liberi professionisti che insistono sul territorio regionale attestando ancora una volta la voglia di crescita, sviluppo e resilienza del nostro tessuto produttivo”. Le convenzioni saranno inviate entro metà gennaio 2022; il piano di ammortamento scatterà dopo 13 mesi dalla firma della convenzione, come spiegato da Elena Tiberio, responsabile dell’Area Ricerca&Innovazione di Abruzzo Sviluppo. Per il direttore del Dipartimento regionale Lavoro, Claudio Di Giampietro, la misura “è uno strumento di finanza etica di contrasto alla povertà”. Le graduatorie sono state pubblicate sul sito istituzionale di Abruzzo Sviluppo.