CONDIVIDI

Il Movimento 5 Stelle ripercorre i fatti salienti del 2021 elencando i tanti errori e fallimenti inanellati durante l’ultimo anno dal sindaco Masci e dalla sua Giunta. “A partire dal tradimento messo in atto sull’Area di Risulta, dopo aver ostacolato la proposta del centrosinistra quando era all’opposizione, la compagine di centrodestra ha cassato le 5000 osservazioni dei cittadini e ha approvato proprio quello stesso scempio di privatizzazione e cementificazione che aveva combattuto soltanto pochi mesi prima – attacca la capogruppo M5S Erika Alessandrini – lo scorso Giugno è stato pubblicato il bando e abbiamo già assistito ad una proroga: la nuova scadenza è stabilita al 15 febbraio 2022 e, senza temere smentite, siamo certi fin d’ora che si tratterà di una gara deserta. Un progetto fallimentare che non sta riscuotendo nessun interesse nemmeno da parte degli investitori. Il 17 febbraio, in seduta pubblica, all’apertura delle offerte, probabilmente stapperemo una bottiglia di spumante per aver scampato il pericolo della triplicazione delle tariffe dei parcheggi e inviteremo il sindaco a dimissioni immediate e scuse pubbliche. Dopo essere stati traditi, i cittadini sono stati trattati come bancomat grazie all’autovelox di Via di Sotto, prima installato con la scusa della sicurezza e poi smontato, tre mesi dopo, grazie a piccoli lavori di sistemazione stradale, che potevano essere fatti dal primo momento, ma che sono arrivati solo dopo aver elevato circa 2 milioni di euro di multe ed aver messo in ginocchio intere famiglie di residenti e commercianti della zona. Per arrivare a giorni più recenti con il cantiere infinito di Via Marconi, che sta distruggendo il tessuto economico di una delle vie più importanti della città creando disagi enormi a cittadini ed automobilisti. Isole spartitraffico e rotonde costruite di giorno e demolite di notte, una tela di Penelope, che non trova conclusione in attesa che si risolva lo scontro interno alla maggioranza. Aprire un’autostrada a 4 corsie in un’area commerciale di quartiere incentrata sulla sosta veloce, vaneggiando di ispirarsi a Parigi, condannando il commercio di Portanuova ad una crisi profonda, pur di spendere soldi pubblici, solo perché disponibili” – prosegue la Alessandrini. Il Movimento 5 Stelle ripercorre anche gli aspetti che riguardano più propriamente la programmazione dei lavori sul nostro patrimonio, altro capitolo dolente per Masci e i suoi. “Il pasticcio amministrativo che abbiamo denunciato sul project financing dell’impianto di Colle Breccia, che dopo l’istruttoria errata con cui l’amministrazione ha fatto in modo di far vincere chi poi non aveva nemmeno i requisiti minimi per partecipare, ha lasciato ulteriormente in abbandono quella struttura, contribuendo ad aggravare una carenza di impianti sportivi divenuta ormai cronica – prosegue il consigliere M5S Paolo Sola – situazione sulla quale questa amministrazione non è in grado di intervenire neppure andando a cogliere le occasioni messe a disposizione dallo Stato: come per il bando Sport e Periferie da cui siamo stati direttamente esclusi per errori tecnici nella presentazione della domanda, dovendo rinunciare così a 700 mila euro destinati alla riqualificazione degli impianti di San Marco e Zanni, per la totale incapacità dell’assessore nel governare un settore strategico per la città e il mondo dell’associazionismo sportivo”. “Un quadro impietoso che prosegue con tutti gli impegni presi e non mantenuti – aggiunge il consigliere M5S Massimo Di Renzo – tanto nei riguardi della minoranza, quanto di atti deliberati dall’intero Consiglio Comunale e puntualmente ignorati da Sindaco e Giunta. Basti ricordare gli impegni presi per istituire un ufficio speciale per le periferie, la redazione di un nuovo piano spiaggia per riordinare le concessioni e le strutture balneari, adeguandole anche all’accessibilità per le persone con disabilità, e la redazione di un piano delle antenne per regolamentare finalmente l’installazione dei ripetitori. Fino ad arrivare alla tutela del nostro patrimonio più importante, la Riserva Dannunziana, martoriata da un incendio che poteva forse essere mitigato istituendo un servizio di vigilanza ambientale, come votato dal Consiglio Comunale mesi prima del disastro, ma mai istituito”. “Quanto emerso – concludono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – non potrà che condizionare l’atteggiamento intransigente che il M5S avrà nella discussione del nuovo bilancio pluriennale, ormai prossimo all’arrivo in aula”.