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Era il 1992 quando il mare in tempesta nel Nord del Pacifico provocò un incidente. Una nave container perse il suo carico di 29mila papere. Da lì iniziò una storia che continua ancora oggi.

Il progetto prevede il posizionamento all’interno della fontana “La Nave di Cascella” di 142 papere colorate e luminose  che sfileranno sull’acqua. Un’iniziativa insolita e di grande impatto visivo, che non mancherà di determinare sorpresa ed entusiasmo tra bambini e adulti.

Le 142 Future Ducks, simboli di fortuna, gioia e speranza, invaderanno quindi sabato 18 dicembre dalle ore 17:00 la “Nave di Cascella”,  in Piazza 1° Maggio. Dalle ore 17.30 in poi, i bambini (o i genitori per essi) potranno scegliere e prendere una papera, portarla all’artista presente sul posto, che firmerà “la carta d’identità” che la renderà unica.

L’autore della rappresentazione, Federico Giangrandi, dell’associazione culturale Tactus Fugit, ha affermato che <attraverso lo stupore noi riusciamo a vedere le cose più chiaramente. Illuminando la Nave di Cascella saremo più vicini al Natale di quanto si possa immaginare. I bambini sono destinatari e veicoli di questa sensazione che vogliamo diffondere. Il tratto identificativo è quello di cominciare a pensare che ogni uomo è una cellula di un unico corpo universale, tenendo conto che il riscaldamento globale non coincide perfettamente con i cambiamenti climatici, ma che è un passaggio che i bambini di oggi dovranno affrontare con tutte le loro forze. Queste paperelle vogliono rappresentare il cambiamento ma anche la conservazione>.

<Lo spirito è quello di portare gioia e serenità a tutti i bambini per queste festività e per il futuro – ha detto l’assessore ai Grandi Eventi Alfredo Cremonese – La paperella che i bambini prenderanno in custodia è solo il primo passaggio di un percorso che renderemo noto a breve. Infatti avviamo un viaggio ludico-educativo  che prevede degli step che andranno avanti nei prossimi mesicon una finalità di profilo ambientale>.

L’idea del progetto nasce da un episodio accaduto nel 1992, nel nord del Pacifico: una nave container proveniente da Hong Kong ebbe un incidente. A causa di una forte tempesta la nave rollò su un lato di 40 gradi e molti dei container si aprirono perdendo in mare il carico di 29mila papere-giocattolo di gomma gialla.

Due anni dopo quella tempesta, alcune papere furono trovate in Alaska, poi ne vennero rinvenute altre in Giappone, Indonesia, Australia e Sud America. Gli scienziati ebbero l’idea di utilizzare le papere per tracciare le correnti marine, potendo contare su un modello esatto “involontario” per capire le dinamiche delle correnti oceaniche. 

A seguito di questo evento, ormai entrato nella storia, la papera di gomma gialla è diventata un simbolo di fortuna, gioia e speranza in un mondo migliore anche in materia ambientale.