Era il 6 aprile del 2009 quando l’Aquila fu devastata dal terremoto mietendo centinaia di vittime. Uno dei luoghi simbolo della tragedia, la chiesa di Santa Maria del Suffragio, subì gravi danni strutturali e il crollo della sua cupola attribuita all’opera di Giuseppe Valadier (uno dei più noti architetti del periodo neo classico), parte del patrimonio artistico del capoluogo abruzzese. Nella gara di solidarietà internazionale che scattò subito dopo il sisma, la Francia intervenne finanziando la ristrutturazione della cupola con un contributo di circa 7 milioni di euro. La chiesa venne riaperta nel 2018 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e di una delegazione del Governo francese.
Oggi le due Nazionali Under 18, a L’Aquila per due partite amichevoli, hanno fatto visita alla chiesa per ricordare insieme la tragedia e non dimenticare la solidarietà francese che ha permesso di restituire Santa Maria del Suffragio ai cittadini aquilani.
La visita è cominciata alle 15.30, con l’ingresso delle due squadre, accompagnate dai rispettivi staff, all’interno della chiesa per ammirarne la restituita bellezza architettonica. Ad accogliere le due delegazioni, c’erano, il sindaco della città de L’Aquila, Pierluigi Biondi l’assessore allo Sport del Comune, Vito Colonna, Fabrizia Aquilio, assessore al Turismo, responsabile del progetto di ‘adozione’ dei monumenti aquilani da parte dei Paesi stranieri e l’assessore allo Sport della Regione Abruzzo, Guido Quintino Liris.
Alla fine della visita all’interno della chiesa dove i ragazzi hanno potuto constatare i danni prodotti dal sisma e quanto è stato fatto per riportare la cupola del Valadier alla sua antica bellezza, i rappresentanti degli enti locali hanno donato una medaglia commemorativa alle due Nazionali giovanili, coniata appositamente per ricordare questa giornata in cui, attraverso il calcio, si sono potuti rappresentare valori fondanti della comunità civile, quali la fratellanza e la solidarietà umana.
Il tecnico Azzurro, Daniele Franceschini sottolinea quanto queste occasioni siano importanti per la crescita dei ragazzi: “Ho visto con quanta attenzione i giocatori, sia italiani che francesi, seguivano le spiegazioni che venivano date sull’accaduto e penso questa cosa abbia aiutato a capire quanto sia importante essere solidali. In particolare, quando calamità come quella accaduta a L’Aquila si abbattono su popolazioni inermi”.
Il capitano degli Azzurrini, Filippo Missori, all’epoca aveva appena 5 anni: “Non ricordo molto, ero troppo piccolo – precisa il capitano – ma crescendo ho appreso della tragedia capitata a L’Aquila. Sono molto contento di essere qui oggi, insieme ai miei compagni e alla squadra francese, di aver visto quanto è stato fatto anche grazie all’aiuto di un Paese le cui Nazionali giovanili ho affrontato sul campo. Al di là della rivalità in campo, è bello sapere quanto concretamente la solidarietà umana sia importante nella vita di tutti i giorni, soprattutto quando interviene nei momenti di difficoltà, E’ sta una bella esperienza e lo dico a nome di tutti i miei compagni”.