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Dopo una lunga vicenda giudiziaria durata 18 anni, arriva la sentenza della Cassazione che riconosce la tutela storica dei “villini storici” di Pescara

Comunicato stampa

Il lungo processo penale intentato dall’Arch. Anita Boccuccia, da Italia Nostra e dal Comitato Abruzzese del Paesaggio contro i responsabili della illegittima demolizione e ricostruzione difforme su via Primo Vere, nello storico quartiere della Pineta di Pescara, si è concluso presso la Suprema Corte di Cassazione, con la condanna degli imputati. Essi dovranno ora provvedere all’abbattimento del manufatto abusivo, oltre che al pagamento di tutte le spese processuali.

 La sentenza pone un punto fermo nella lunga lotta per la difesa del quartiere e, in generale, dell’edilizia storica a Pescara, dove questo patrimonio è continuamente sotto attacco.

  In presenza della frequente inosservanza di regole, vincoli , statuizioni del Piano Paesistico Regionale, la edilizia storica cittadina ha bisogno di nuove tutele da introdurre rivedendo le norme di PRG, secondo il principio di convergenza tra l’azione della Soprintendenza e quella della disciplina urbanistica ordinaria.

Su questo le associazioni vigileranno e già altri casi sono stati contestati anche in via giudiziaria. Facciamo appello perché i poteri pubblici vogliano muoversi nella direzione della salvaguardia attiva.

Di seguito riportiamo  gli estremi principali del caso felicemente concluso e di un altro  di cui stiamo seguendo l’iter giudiziario.

1) Caso: Villino Viale Primo Vere 13

Contro l’arbitrio e  lo scempio edilizio la sentenza di Cassazione Processo 4428/12 –

Demolizione Villino Viale Primo Vere 13, Pescara -pone lo stop definitivo. La sentenza  “farà giurisprudenza”, come si dice in gergo giuridico ed illuminerà i prossimi contenziosi.

Dopo 18 lunghissimi anni con molti colpi di scena, rinvii estenuanti, la giustizia stabilisce la

illegittimità dei 3 permessi a costruire rilasciati dal Comune di Pescara: il 1° permesso, la variante in

sanatoria, la variante sostanziale. Privato ed, ahimè, uffici preposti si sono mossi cercando di sanare l’abuso evidente.
Per quanto riguarda l’altezza:  c’è un aumento dai  5,30 metri  del villino preesistente  ai  10,00 del nuovo fabbricato;
 per le irregolarità in planimetria : sul  lato strada  si registra un avanzamento  di  circa 3,40 metri e su entrambi  i lati di circa 1,00;
pe la sagoma: il tetto del villino era a padiglione, mentre nel nuovo fabbricato è curvilineo.

Il villino del 1926 era ad 1 piano più lo scantinato, il nuovo edificio è composto da un seminterrato,

il piano terra, il 1° piano e l’attico; totale 4 livelli.


Infine, è stata innalzata la quota di calpestio esterna di circa 1,00 metro, per camuffare l’altezza

totale del fabbricato con materiale di riporto.

Per il villino  i dati  dello stato di fatto sono stati tratti e sono  riscontrabili  dall’Archivio di Stato .

 Questi i principali riferimenti normativi: Leggi di tutela; D.M.13-5-1965 quartiere Pineta, PRG art.31 sottozona B1 conservazione {all. 2), Piano Paesaggistico ambito A1-2.

Costituzione: Arch. Anita Boccuccia. Associazioni: Italia Nostra, Comitato Abruzzese del Paesaggio

2) Caso

Apertura nuovo Processo Penale del 20-09-2021  per la demolizione di un villino anni ’20 ad un piano abbattuto in via F. Di Iorio; era prevista la demolizione di un secondo villino, ora bloccata. Il permesso era relativo alla costruzione di un nuovo fabbricato multi piano, sull’area prima  occupata, complessivamente, dai due villini. 

Costituzione: Italia Nostra.

Di questo e dei pericoli che ancora incombono sul patrimonio storico parleremo con l’avvocato  Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula che ha condotto magistralmente questa lunga vertenza giudiziaria .
 La stampa è invitata ad intervenire.
                                                     

 Arch. Anita Boccuccia, Associazione Ville e Palazzi dannunziani
 Arch. Massimo Palladini, Presidente della sezione Italia Nostra “L.Gorgoni” Pescara

  Arch. Ettore Licursi, Presidente del Comitato Abruzzese del Paesaggio.