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Il cabaret delle comunicazioni-fake promosso da alcuni esponenti delle minoranze in Consiglio comunale non accenna a placarsi. La brama di divulgare qualsiasi tipo di informazione,  anche palesemente infondata, pur di colpire l’avversario politico, rappresenta un’offesa all’intelligenza dei cittadini e, carte alla mano,  un oltraggio alla verità. E’ dura la reazione da Palazzo di città alle notizie fatte circolare in queste ore da esponenti del Pd, e del gruppo che si rifà all’ex ministro Calenda (“Azione”), secondo le quali il Comune di Pescara avrebbe perso un finanziamento da 15 milioni di euro previsto nel bando del Ministero per le Infrastrutture (Mit) “Qualità dell’abitare” (PinQua), destinato alla rigenerazione urbana e dei quartieri, cui l’ente partecipa.

Innanzitutto non risponde al vero – precisano dagli uffici tecnici – che gli interventi, per i quali l’amministrazione ha presentato nei mesi scorsi una complessa scheda progettuale, siano stati esclusi per decreto dal ministro Giovannini; in realtà questi interventi non sono stati finanziati al momento, ma restano del tutto “finanziabili”, una volta che il Ministero avrà rivisitato le proposte progettuali, e tra queste quella del Comune di Pescara, sulla base dei nuovi parametri tecnico-amministrativi introdotti per una corretta gestione delle risorse previste dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Si sta infatti provvedendo a elaborare la nuova documentazione richiesta a titolo di integrazione, cosa che avverrà entro la prossima settimana. In particolare il Comune di Pescara sta ridefinendo la tempistica delle opere da realizzare e alcuni aspetti tecnici, con scadenza “entro 30 giorni” rispetto alla pubblicazione del decreto firmato il 7 ottobre dal Ministro.

In secondo luogo va precisato che, in conseguenza di questo, è solo una questione di tempo per ottenere i fondi richiesti: una volta che le opere previste saranno rivalutate alla luce delle indicazioni recentemente introdotte dal Governo, con ogni probabilità saranno ammesse al finanziamento. Si ricorda che nel budget del finanziamento sono inseriti interventi per il Parco Nord, per il cosiddetto “Corridoio verde” nei pressi dell’università, per gli interventi relativi alla rigenerazione dell’area che ospita il “Ferro di Cavallo” nel quartiere Rancitelli, per parchi, giardini, strade, e per il patrimonio abitativo. “Il tempo è galantuomo” – concludono da Palazzo di città – perché qui non si tratta solo di politica ma di gravi responsabilità di chi scientemente confonde le idee della gente in un momento in cui di questo non si ha certamente bisogno, viste le difficoltà legate al post-lockdown.

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