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Ansa. C’è un omicidio suicidio, secondo le prime informazioni trapelate, all’origine della morte dell’uomo e della donna i cui cadaveri sono stati trovati in un appartamento di via Tagliamento a Montesilvano. Le due vittime sono marito e moglie, entrambi 50enni romeni, da 15 anni in Italia.

I corpi sono stati trovati in cucina, l’uno sopra all’altro. Non è chiaro, al momento, chi abbia agito per primo. Entrambi presentano ferite di arma da taglio. I due hanno un figlio di una decina di anni, che al momento dei fatti era a scuola. Sul posto il medico legale, il pm di turno, i carabinieri del Comando provinciale e della locale Compagnia.

Una lite, andata avanti per una decina di minuti, le urla “disumane”, una sagoma dietro la finestra e qualcosa che andava giù. Poi il silenzio.


    Così i vicini di casa descrivono gli attimi precedenti all’omicidio-suicidio avvenuto in mattinata a Montesilvano, in via Tagliamento. I conoscenti hanno provato a chiamare i due 50enni, ma, vedendo che non rispondevano, hanno lanciato l’allarme ai soccorsi. All’esterno dell’abitazione, che si trova in una stradina lunga poche centinaia di metri dove tutti si conoscono, i due vengono descritti dai vicini come “brave persone, serie, sempre disponibili e benvolute da tutti”. Lui, ricorda chi li conosceva, lavorava come muratore e lei si arrangiava con dei lavoretti nelle case.

“Il primo pensiero è andato al figlio, perché non sapevamo se era in casa o meno.
    Temevamo avessero commesso qualche gesto estremo.

Lo abbiamo cercato, ma fortunatamente non lo abbiamo trovato in casa. Poi abbiamo appreso che era a scuola”. Così soccorritori e carabinieri descrivono i primi istanti all’interno dell’abitazione di via Tagliamento a Montesilvano, dove si è consumato l’omicidio suicidio di un uomo e una donna di 50 anni.
    Il bimbo ora è stato affidato ai servizi sociali.

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