Una cerimonia solenne, e al tempo stesso carica di pathos e di sentita partecipazione da parte dei presenti. All’Aurum, negli spazi della Sala <d’Annunzio>, questa mattina l’Amministrazione comunale, in occasione della ricorrenza del Santo Patrono San Cetteo, ha consegnato le onorificenze civiche alle personalità, individuate dal Comitato dei saggi, che si sono distinte per l’impegno nella cultura, nel sociale, nell’economia e nello sport. Si tratta di figure accomunate dal minimo comune denominatore della “pescaresità” e che hanno portato lustro alla città in Italia e nel mondo.
La giornata si è aperta alle ore 10 – come da prassi consolidata – con il Consiglio comunale, riunito in seduta solenne, che ha poi dato l’avvio alla premiazione.
Nel suo messaggio di saluto il sindaco di Pescara Carlo Masci ha affermato:
<Essere e sentirsi pescaresi si può declinare in molti modi. Si può nascere a Pescara oppure la si può scegliere per viverci, ma si può anche portare nel mondo con orgoglio l’appartenenza alla nostra comunità. I riconoscimenti civici del Ciattè e del Delfino d’oro sono appunto un simbolo del legame tra la città e i cittadini, è una sottolineatura all’identità e un premio all’impegno e ai traguardi raggiunti. Un premio alle nostre eccellenze, quindi, di cui andiamo fieri nella misura in cui uomini e donne vanno fieri delle radici pescaresi. I loro successi sono un po’ i successi di tutti>.
Il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli ha parlato di un riconoscimento <ai nostri concittadini che hanno vissuto la nostra comunità e il nostro territorio, che hanno creduto in quei valori che sono insiti nella nostra cultura e nel nostro modo comune di sentire in quanto pescaresi. La grande considerazione che i premiati di oggi hanno ottenuto in campo professionale e nella vita rappresenta la più grande affermazione di questi principi. Per questo va a loro la nostra riconoscenza>.
Il riconoscimento, nella sua duplice denominazione “Ciattè” e “Delfino”, è stato istituito nel 2003 per celebrare i pescaresi illustri, coloro che hanno scelto la città di Pescara come centro della loro vita e quanti nel mondo le hanno dato lustro con la loro attività professionale. Il premio viene consegnato – come su scritto – nel giorno del Santo patrono, Cetteo (Ciattè nell’accezione popolare), la cui vicenda storica risalente al VI secolo è avvolta dai toni leggendari e agiografici, ma che ha contrassegnato la religiosità dell’intera comunità pescarese tanto da tramandarne generazionalmente il nome, assurto pertanto a identificazione cittadina.
Durante la cerimonia il soprano Chiara Tarquini ha eseguito alcuni brani accompagnata al pianoforte dal docente del Conservatorio e concertista Raffaele Di Berto.
Questi i nomi delle personalità premiate questa mattina all’Aurum in occasione dell’edizione 2021 della manifestazione:
A Vittorio Maturo
In memoriam
Ha coltivato, diffuso e applicato
In ogni momento della quotidianità
i valori universali dello sport
come strumento di crescita dei giovani
a livello individuale e collettivo
A Claudio Palma
In memoriam
Per aver promosso e attuato
una visione alta della scuola
e messo al servizio degli altri
la sua profonda cultura
e il suo senso delle istituzioni
A Enrico Summonte
In memoriam
Dai disegni dell’attività professionale
alle più complesse architetture polifoniche
ha fatto del contrappunto e dell’armonia
il soffio vitale di un’esistenza
votata alla musica corale e al bello dell’arte
A Guido Giancaterino
In memoriam
Della fierezza dell’appartenenza alla sua città
ha fatto uno dei motivi ispiratori della sua opera
applicando energie e creatività
nella promozione culturale
alla quale ha apposto una firma indelebile
A Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta
La comune passione di una vita
è diventata un gesto d’amore
verso la città di Pescara
nel segno più alto dell’arte pittorica
e della più preziosa memoria del passato
A Padre Guglielmo Alimonti
La vocazione religiosa
intesa come condivisione e confronto
sugli itinerari della Fede
in piena condivisione con la comunità pescarese
che lo ha avuto a sicuro punto di riferimento
A Uberto Crescenti
Ha condotto l’Università “d’Annunzio”
ai vertici del panorama accademico
applicando intuizioni, managerialità
e affermata competenza scientifica
con risultati da tutti riconosciuti e apprezzati
A Luca De Meo
Uno straordinario talento
e un’impeccabile preparazione
ne hanno fatto un manager
di assoluto respiro internazionale
nell’intero comparto dell’automotive
A Pierluigi Lalli Chiesa
Per aver portato all’eccellenza
la scienza medica
avendo costantemente a riferimento
l’etica di una professione
votata al bene e alla qualità della vita
A Franco Danelli
Singolare figura di imprenditore
che ha legato il suo nome a Pescara
sia nella pluridecennale attività
sia nella lodevole disponibilità nel sociale
durante il delicato periodo pandemico
A Gaetano Paludetti
Medico chirurgo e docente universitario
di vasta esperienza internazionale
si è dedicato con superbi risultati
alla ricerca e all’innovazione
raggiungendo con merito i più prestigiosi traguardi
A Giuseppe D’Altrui
Pallanuotista di vaglia
coronato con l’alloro olimpico
ha saputo trasferire la sua esperienza
nella guida tecnica di atleti affermati
e nella formazione dei giovani talenti
A Marco D’Altrui
Ha raccolto la tradizione sportiva di famiglia
con un passaggio di testimone generazionale
che dalla competizione in vasca
l’ha portato a conquistare il superbo trittico
dell’oro olimpico, mondiale ed europeo
Ad Alessandro Di Rocco
Da provetto pilota di elicottero
e ben oltre il senso del dovere
ha portato dal cielo l’acqua salvifica
per la terra in fiamme
della Pineta dannunziana
A Domenico Alferj
Da provetto pilota di Canadair
e ben oltre il senso del dovere
ha portato dal cielo l’acqua salvifica
per la terra in fiamme
della Pineta dannunziana