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D'Aversa

Lanciano. Dopo il successo della Virtus Lanciano sul Catania il sala stampa si sono presentati solo i rappresentanti del team frentano, infatti gli etnei proseguono il loro silenzio stampa.

A cura di Paul Pett

Roberto D’Aversa (allenatore Virtus Lanciano): “Nel primo tempo mi sembrava di rivivere l’incubo del girone di andata con i gol falliti, ma devo dire che oggi i ragazzi sono stati bravi a continuare a macinare gioco e a continuare a creare palle gol, poi abbiamo arrotondato il risultato e penso che sotto l’aspetto della prestazione e del risultato oggi ai ragazzi non posso che fare i complimenti. Non sapevamo che tipo di partita andavamo ad affrontare, avevamo di fronte tante incognite, sia per il cambio di allenatore che per quanto riguarda i neo acquisti, però penso che la partita sia stata interpretata nella maniera giusta, abbiamo affrontato la gara con lo stesso spirito con il quale abbiamo affrontato le altre. Io penso che a prescindere dall’obiettivo che ci poniamo dobbiamo scendere in campo sempre come se ci dovessimo salvare perché in questo modo abbiamo sempre lo spirito e la cattiveria giusti. Il bello del calcio è che le partite non si vincono con i nomi perché in campo c’è da mettere qualcosa in più. La cosa importante è capire che le partite non si vincono con i singoli ma con lo spirito di squadra. Penso che oggi abbiamo fatto un’ottima prestazione tenendo presente anche il valore della squadra che avevamo di fronte. Era importante iniziare il girone di ritorno con una prestazione positiva, c’è stata, c’è stato anche il risultato pieno e bisogna continuare in questa maniera. Nella pausa sono stati importanti sia i sette giorni di riposo che i dodici di lavoro, dato che il campionato è così lungo serviva fare un piccolo richiamo,ma questo è solo un punto di partenza. L’assenza di Thiam? Io con lui avevo un accordo, doveva rientrare il 7 gennaio, due giorni dopo il resto della squadra, gli avevo spiegato che se sarebbe rientrato più tardi non avevo la possibilità di schierarlo, lui ha accettato questo compromesso. Poi ha avuto problemi con il passaporto ed è rientrato l’11 gennaio e poi io non ho fatto altro che mantenere l’accordo. Penso che l’allenatore debba tutelare il gruppo, dove c’è la possibilità di accontentare il singolo lo faccio volentieri, ma mai a scapito del gruppo”.

 

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