Oggi purtroppo tutti si pongono in “bellavista” per porgere accuse ai vari schieramenti politici ,ai vari soggetti che in passato ed attualmente governano in Regione o in Città addebitando responsabilità sulla grave crisi idrica del nostro territorio ed in particolare per la Città di Chieti.
Per i giovani e scalpitanti amministratori c’è la giustificazione di non conoscere i fatti e la storia, ma per chi vive ed ha vissuto la politica cittadina e la politica gestionale della Regione Abruzzo non sono ammesse “lacune e dimenticanze”.
Nessuno ricorda o ha volutamente dimenticato ,che il sistema idrico del territorio di Chieti e Pescara fu totalmente stravolto dall’avvelenamento dei pozzi di Bussi ,i migliori in assoluto e che , una volta chiusi, non furono mai adeguatamente sostituiti con una pari portata e qualità idrica, costringendo la popolazione a grandi sacrifici per la totale assenza di acqua che si prolungo’ nel 2005 per decine di giorni creando veramente il panico .
Con Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri N.3504 del 09.03.2006 -su proposta del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, fu nominato l’Architetto Adriano Goio (ex Sindaco di Trento) Commissario Delegato per fronteggiare la crisi di natura socio-economica-ambientale determinatasi nell’asta fluviale del bacino del Fiume Aterno-Pescara.
Il bravo, attento ed operativo Commissario Goio insedio il proprio Ufficio e relativo staff nella sede della Protezione Civile Regionale a L’Aquila e da li cominciò ad interagire con le strutture demandate alla gestione e distribuzione dell’acqua ed in particolar modo con tutte quelle Amministrazioni che “andavano a bussare” richiedendo interventi di svariata entità .Negli anni a seguire ,la “pioggia “ di milioni di euro assegnati alla struttura furono utilizzati per potenziare e migliorare opere strutturali fondamentali quali nuovi depuratori, nuove condotte di portata idrica e serbatoi di accumulo nei territori di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.
Anche la Città di Chieti ha beneficiato di un’opera la realizzazione del nuovo serbatoio di accumulo di Madonna della Vittoria ,costato quasi un milione di euro, con capacità di 2.500 metricubi di acqua potabile; la detta opera, collaudata e funzionante da settembre 2012 , fu messa da subito a disposizione dell’ACA ma ancora oggi, purtroppo viene sfruttata in modo superficiale in quanto le condotte di distribuzione non sono adeguate.
Il Commissario Goio si fece promotore di un’altra grande attività per Chieti, nell’anno 2013, servendosi di qualificati e validi tecnici di caratura nazionale commissionò la “VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO IDRAULICO DELLA RETE ACQUEDOTTISTICA DI CHIETI” e dopo mesi di lavoro e studio hanno reso un utile elaborato che partendo dalla struttura acquedottistica esistente, attraverso la rete ed i manufatti , ne analizza le portanze, i consumi e le perdite, ricostruendo tutta la complessa maglia e rete di distribuzione di oltre 300 chilometri di rete cittadina; lo studio analizzando il funzionamento della rete esistente in condizione di massimo e medio consumo, individuate le criticità idriche, riportava al dettaglio le soluzioni attraverso interventi sul sistema di approvvigionamento, valutazione sulle capacità di accumulo nei serbatoi e relativi interventi ed interventi sulla rete di distribuzione .Il tutto concretizzato in 37 interventi specifici per un importo complessivo di € 10.087.785,00.
Le risultanze di questo importante studio fu reso pubblico ed illustrato alla popolazione ed alla stampa ,durante un convegno tenutosi tra dicembre 2013-gennaio 2014, dove TUTTI fecero vetrina ma nessuno, da allora ,a partire dal Dipartimento delle Infrastrutture e dalla Protezione Civile presso la Regione Abruzzo che conservano gli atti ed i progetti del Commissario Goio e ne l’ACA che ha ricevuto, come il Comune di Chieti l’elaborato ,commissionato e pagato, da un Commissario Straordinario di Governo, ne fece tesoro cominciando una dovuta politica di investimento nei confronti di un capoluogo di Provincia qual è Chieti con 50 mila abitanti ed oltre che, puntualmente ogni anno rimangono a secco nelle proprie case.
Sentire oggi ,ad agosto 2021, amministratori che prospettano come rimedio al problema dell’acqua per gran parte di Chieti Scalo “L’apertura del collegamento tra la condotta in arrivo da Madonna della Vittoria e l’anello di Chieti Scalo, nella parte meridionale” che è l’intervento N.1 dei 37 prospettati nello studio del Commissario Goio ,mi preoccupa ulteriormente perché conferma che “la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra” e quindi NESSUNA programmazione per Chieti è stata voluta e formalizzata dalla Regione e tanto meno dall’ACA ,questo a prescindere dai colori politici che si sono succeduti alla loro guida.
A chi continua ad insistere ,nello “sponsorizzare” progettazioni INUTILI a risolvere gli attuali problemi idrici per Chieti senza la NON CONOSCENZA o ESPRESSA VOLONTA’ A NON VOLER CONOSCERE, la storia ,i dati tecnici e le programmazioni che sono state letteralmente “BUTTATE DALLA FINESTRA” chiedo un vero e concreto impegno per la Città di Chieti.
La prossima settimana, mi permetterò di convocare una conferenza stampa ,durante la quale consegnero’ a riguardo della crisi idrica di Chieti dati utili , criticità e soluzioni realmente documentate e che spero tornino utili alla Regione Abruzzo, all’ACA, all’ERSI e al Comune di Chieti, semprechè qualcuno , animato dal RIMORSO DELLA DIMENTICANZA tiri fuori le carte e le porti a conoscenza di tutti da subito.
Colgo l’occasione per ringraziare l’operato del Commissario Arch.Adriano GOIO , purtroppo deceduto per un brutto male a marzo del 2016 che, pur avendo fatto tanto e bene operato per l’Abruzzo ed anche per Chieti, non ha potuto concludere la procedura per la Bonifica della discarica di Bussi.
Il capogruppo Lega Salvini Abruzzo
Dott.Geom.Mario COLANTONIO