È stata presentata stamane la prima edizione del Pescara Liberty Festival, una novità assoluta, frutto di un connubio: l’estro e l’esperienza del compositore Sergio Rendine, che ne firma la direzione artistica, e la lungimiranza e sensibilità del sindaco Carlo Masci, che ne ha sostenuto da subito la realizzazione. Il festival si svolge con il sostegno della Regione Abruzzo ed è promosso in collaborazione con l’Ente Manifestazioni Pescaresi, punto di riferimento per il coordinamento dei grandi progetti culturali metropolitani e non solo.
Oltre al primo cittadino e al direttore artistico, hanno preso parte alla conferenza – nella sala giunta del Comune – l’assessore alla Cultura Maria Rita Paoni Saccone, l’assessore al Turismo e Grandi Eventi Alfredo Cremonese e il presidente dell’EMP Valter Meale,tutti allineati nell’affermare che Pescara ha bisogno di progetti nuovi e nuove manifestazioni, proprio come questa, per andare avanti e crescere nel tempo. Il sindaco ha poi aggiunto: “Con questo festival segniamo una grande ripartenza. Mai come in questo periodo, dopo gli incendi in pineta, bisognava dare un segnale forte. Purtroppo abbiamo dovuto spostare gli spettacoli all’ex Aurum, ma rimaniamo comunque nel contesto cittadino della pineta e anzi valorizziamo l’edificio Liberty per eccellenza della nostra città. Con il Pescara Liberty Festival arricchiamo la nostra offerta culturale, per i cittadini e per i turisti”.
Ideato come maratona Liberty nella pineta incantata – questo il tema originario – il festival diventa dunque un grido di pace in onore del polmone verde della città, così duramente colpito dalle fiamme dello scorso primo agosto.
In programma dal 23 al 28 agosto 2021, l’iniziativa sarà inaugurata il giorno prima, domenica 22 alle 20.30, con una simbolicaanteprima dal titolo “Giochi d’acqua in musica”,ovvero delle fontane luminose dedicate ai Vigili del Fuoco, alla Protezione civile e a quanti si sono spesi per contenere l’incendio in pineta, riconosciuta riserva naturale, e salvare la città dalle fiamme. Musiche di Satie, Debussy, Stravinskij, Puccini, Rendine. Tutti gli appuntamenti sono all’ex-Aurum, ad ingresso libero (previo rispetto delle attuali normative anti Covid19).
“Dopo i drammatici fatti di cronaca, avremmo dovuto sospendere tutto – dichiara il direttore artistico Sergio Rendine – invece, abbiamo deciso di andare avanti. Per ragioni di sicurezza e di agibilità abbiamo dovuto però cambiare luogo. Il festival esce dalla pineta ed entra nell’adiacente ex Aurum, lo storico kursaal cittadino, emblema per eccellenza del Liberty pescarese. Ma si svolgerà regolarmente, questo è il nostro obiettivo. Gli artisti, l’amministrazione, lo staff, siamo tutti compatti per difendere la pineta, nostra preziosa riserva naturale. La musica è la nostra bandiera e sventolerà in nome del coraggio”.
Il festival è strutturato come una settimana di concerti, con quasi cinque ore no-stop di musica ogni sera, dalle 20.30 all’ 1 di notte. Il palco, grandissimo, sarà di dodici metri per quattordici.
Le star della prima edizione saranno Katia Ricciarelli,regia e voce narrante de “L’Opera in racconto – La Bohème” (24, 26, 28 agosto alle 21.30) e Daniela Mazzucato protagonista del“Gran Galà dell’operetta”, con Max Renè Cosotti e Andrea Binetti; quest’ultimo firma anche la regia (23, 25 e 27 agosto alle 21.30). In entrambi i progetti, il direttore pianista sarà il talentuoso Giuseppe Fabrizio.
Graditi ospiti del festival, in programma tutte le sere, saranno inoltre:
– alle 20.30 Liberty Cimbalom – Rajkó Orchestra Budapest;
– alle 22.30 Margherita Di Rauso e Lello Giulivo per“Belle Epoque e polvere da sparo”;
– alle 23.45 il sassofonista Mimmo Malandra con il quartetto parigino in “Il caso Satie e dintorni”;
– alle 00.30 Nando Citarella e Claudio Carluccio con “Napoli e ilCafé chantant”.
Ogni proposta artistica è stata scelta con cura per la capacità di trasportare il pubblico a cavallo tra il XIX e il XX secolo, periodo di massima fioritura dello stile Liberty.
“Pensato come un festival modulabile che può crescere nel tempo e arrivare ad abbracciare tutte le arti, come la pittura, la danza, l’artigianato, la cucina dell’epoca – conclude il direttore artistico Sergio Rendine – il Pescara Liberty Festival vuol essere anche un motore culturale che guiderà il pubblico alla riscoperta di un aspetto spesso dimenticato di Pescara, appunto il suo carattere Liberty. In un’epoca disorientata e liquida come quella di oggi, c’è bisogno di tornare a sognare. In questo senso, adesso come allora, sospesi tra la voglia di fuga dalla realtà e la speranza di un nuovo regno del benessere, il Liberty e il Neoliberty possono offrire delle risposte. Questa è la sfida del festival: riscoprire il passato per pensare al futuro, con arditezza si, ma anche tanta poesia”.Maggiori info sono sul sito: www.pescaralibertyfestival.com