La replica del Sindaco di Bolognano alla sig.a Ederle“Lo specioso ragionamento sostenuto dalla Moligean non ha contenuto.Dopo l’ampia e attenta ricostruzione del Consiglio di Stato sull’annosa vicenda del sito inquinato, il Sindaco non deve spendere grandi parole per motivare la sussistenza della falsità nella narrazione di avvenimenti da parte della ditta come, invece, realmente accadutiLa diffusione di una notizia attiene dunque alla cronaca, intesa come (oggettiva) descrizione di fatti reali, per la quale la nota di oggettività deriva dall’affermazione, tanto tradizionale quanto convenzionale, della (presunta) neutralità della realtà: si afferma, infatti, che realtà e verità sono due facce dello stesso fatto (reale e quindi vero).La Moligean nell’affannosa ricerca di una prospettazione di parte, trascura, però, nel caso in esame che per quanto la verità della realtà sia ostensiva e cioè si offra a tutti proprio perché sta lì, la sua descrizione risente per ingannare la capacità di percezione del lettore inevitabilmente della deformazione dovuta all’uso di un qualunque linguaggio non consono, nel quale la scelta di una parola invece di un’altra può produrre diversità di significati o quanto meno possibilità di fraintendimenti.Sul punto in sintesi la sentenza deve essere letta nel rispetto rigoroso del canone letterale prima ancora che di quello ideologicoPer amore di precisione occorre dire che l’attenzione che viene data al caso in argomento omette che lo scopo precipuo della Moligean come palesemente ammesso è quello della vendita dei siti poi ritenuti inquinati avendo acquistato il terreno dall’industria chimica dismessa, per frammentarlo con successiva o temporanea edificazione, che si effettua al fine di ricavarne porzioni individuali separate fra loro.In pratica, da un terreno di sufficiente superficie, si ricavano parti minori, dette “lotti”, che diverranno unità distinte, sotto il profilo sia giuridico (per quanto attiene alla proprietà) che amministrativo (richiedendo tipicamente l’operazione di frazionamento catastale).A sostegno di quanto innanzi risultano ceduti alcuni lotti edificabili ed una volta che la procura ha iniziato le indagini in relazione alla natura del terreno e alla sua destinazione secondo gli strumenti urbanistici la vendita edilizia dei terreni stessi è cessata.La “palla”, quindi, dovrebbe passare nuovamente all’ autorità giudiziaria che ha già mostrato particolare attenzione a tale situazione, riservandosi il provvedimento conclusivo. Questo è quanto dovevo ad onor di verità. Per il resto, è evidente che io debba continuare a difendermi anche a livello personale, a forza di denunce ”.