Originalità nelle tecniche e nelle forme, accuratezza nella scelta dei materiali da cui estrae il pensiero più recondito, l’anima più nascosta.
Graziano Tonti ha un rapporto con il colore e con la materia scaldato dall’amore per la ricerca e dall’entusiasmo, per questo le sue opere hanno una vitalità intrinseca, una forza magnetica che cattura già al primo contatto visivo.
Da sabato prossimo, 7 agosto fino al 2 settembre nel Museo delle Genti d’Abruzzo esporrà le opere nella sua prima personale: “Tra informale e pittorico”. E’ una mostra che sviluppa tra questi due stili che rappresentano le due anime del mondo interiore dell’artista: da un lato il rapporto con la materia, dall’altro quello con la tecnica e con il colore. Diplomato all’Istituto d’Arte, appassionato di fumetti, esprime la sua relazione con l’esterno attraverso opere spesso realizzate con materiale di riciclo, in genere raccolte dal mare, che raccontano di un forte interesse per la natura e per l’ambiente. Ma soprattutto della volontà di raccontare il tempo, attraverso i segni o le levigature a cui sottopone gli oggetti. Ecco quindi che spuntano opere realizzate con vetri lavorati dall’acqua o tavole usurate a cui viene restituito un valore estetico.
L’altro volto dell’arte di Graziano Tonti è la pittura: olio su tela dai colori ricchi per paesaggi realizzati con la tecnica a spatola.
La mostra, che ospita anche delle opere di scultura, le “Litoplastiche” è un incontro tra queste due situazioni e raccoglie gli elementi principali di un percorso che l’artista ha avviato a partire dall’adolescenza.
“Ci piace l’idea di valorizzare un talento pescarese – sottolinea la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo, Letizia Lizza – perché anche questo contribuisce a rafforzare il legame dei nostri musei con il territorio. Si tratta di una serie di opere originali, di grande impatto, frutto di un interessante lavoro di ricerca artistica portato avanti nel corso degli anni”.