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L’Abruzzo è pronto a tifare per la sua figlia prediletta, Gaia Sabbatini. Televisori certamente accesi nella notte alle 2.35 (le 9.35 di Tokyo) per seguire l’esordio olimpico della “Wonder Girl” teramana nella batterie di qualificazione dei 1500, che saranno 3 per le 50 atlete iscritte. In città già da giorni monta l’attesa e sono apparsi, per iniziativa del Comune, numerosi cartelloni con 5 foto dell’atleta, ognuna delle quali inserita in uno dei cinque cerchi olimpici, con la scritta “Forza Gaia, Teramo sogna con te!” La 22enne campionessa delle Fiamme Azzurre, cresciuta nell’Atletica Gran Sasso Teramo, vanta un primato personale e stagionale di 4’04”23 che la pone ventitreesima nella graduatoria stagionale delle iscritte, un accredito che, sulla carta, dovrebbe consentirle di superare il primo turno senza grossi problemi, per poi provare a dare il massimo in semifinale, in programma mercoledì alle 12.00 ora italiana (le 19.00 locali). Autrice di una stagione crack (con la vittoria in Coppa Europa, l’oro Under 23 di Tallinn e il record personale) cerca la gemma più preziosa ma potrebbe pagare dazio in una gara potenzialmente molto tattica e con un finale di corsa dove energie e lucidità faranno tutta la differenza del mondo. Già approdare in finale (venerdì 6 agosto alle 14.50 ora italiana, 21.50 locali) sarebbe comunque un successo clamoroso, date le avversarie, ma guai a porre limiti alla provvidenza quando si parla di “The Queen”: è abituata a grandi imprese. D’altro canto solo l’11 marzo era risultata positiva al Covid-19. “Ricordo ancora la disperazione, i pianti, la paura. Una delle mie più grandi preoccupazioni era di non farcela, di non riuscire a recuperare per la stagione outdoor e soprattutto per gli Europei U23. Chi l’avrebbe mai detto che mi sarei ritrovata una medaglia d’oro al collo?”, scrisse sui social subito dopo l’ultimo grande capolavoro. Adesso è pronta ancora a stupire. Con Sabbatini tra le Azzurre sarà in gara Federica Del Buono, che ha uno stagionale di 4’08”58 e che da sempre è stata un punto di riferimento per l’abruzzese che però è la più attesa. Il motivo è semplice: giovanissima, rappresenta il futuro dell’atletica tricolore ed ha margini di crescita esponenziali. Gli ultimi Giochi con la presenza di abruzzesi in atletica erano stati quella di Atene 2004, con la partecipazione di Giovanni De Benedictis nella marcia Km 50 (la sua quinta e ultima Olimpiade) e di Alberico Di Cecco nella maratona. Adesso tocca a Gaia e tutto l’Abruzzo spera di poter gioire insieme a lei.

(Il Messaggero)

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