Malgrado i minori ricavi conseguenza della pandemia e grazie allo spirito di squadra, di management e personale, TUA chiude in attivo anche il 2020. Un anno difficile ma dove si investito in transizione ecologica e digitale. L’azienda pubblica abruzzese si conferma modello per altre regioni italiane ed è pronta alla sfida della ripartenza post-pandemia.
Illustrato, ieri pomeriggio, a Pescara, nella sede della Tua Spa, nel corso di una conferenza stampa, il bilancio 2020 dell’azienda di trasporto abruzzese. Hanno partecipato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente Tua Spa, Gianfranco Giuliante, e il direttore generale Tua Spa Maxmilian Di Pasquale. Per il secondo anno consecutivo, nonostante il 2020 sia stato segnato dalla pesante recessione economica causata dalla pandemia, l’azienda di trasporto pubblico della Regione Abruzzo è riuscita a chiudere il bilancio in attivo con un valore della produzione di oltre 104 milioni di euro, conseguendo un utile dopo le imposte di 17.385 euro. “Un risultato – ha detto il presidente Marco Marsilio – incoraggiante tenuto anche conto del crollo dei ricavi legati alla vendita dei biglietti e degli abbonamenti per effetto della riduzione dei passeggeri e il calo degli altri ricavi legati ai servizi offerti. Sono soddisfatto del lavoro svolto dal management della società Tua”. La riduzione complessiva degli incassi è stata fronteggiata con efficacia grazie a una serie di risparmi che hanno riguardato tutte le voci di costo. Tra i vari numeri del bilancio d’esercizio 2020 alcuni risultano particolarmente importanti: l’azienda ha assicurato circa 25 milioni di chilometri, di cui 24 milioni su gomma e circa 790 mila su ferro, con una riduzione del 23,5% dei servizi rispetto all’anno precedente per effetto delle limitazioni imposte dalle Autorità introdotte per contrastare l’emergenza sanitaria. Su questo tema il presidente Marsilio ha lanciato un messaggio al Governo nazionale per evitare il taglio del 10% dei servizi, qualora il Mit non dovesse rimpinguare il fondo nazionale del Tpl alle regioni decurtato a causa della pandemia. “Voglio fidarmi dell’impegno assunto dal Governo nazionale – ha incalzato Marsilio – ma siamo a luglio e finora, i circa 7 milioni di euro sottratti all’Abruzzo, non sono stati ancora reintegrati; se ciò non dovesse avvenire nelle prossime settimane saremo costretti, come ci segnalano gli uffici, a ridurre i servizi con un taglio del 10%. Voglio segnalare intanto che l’azienda continuerà a investire nell’acquisto dei nuovi bus e nel potenziamento del trasporto ferroviario, con particolare attenzione al trasporto merci: Sangritana è stata per troppi anni abbandonata e ora dobbiamo rimettere in piedi un sistema che possa contribuire ad attrarre investimenti nella nostra regione”. Sono in corso di ultimazione le dotazioni tecnologiche della linea ferroviaria Archi-Fossacesia, mentre la stazione di Saletti sta diventando idonea al traffico passeggeri. Tra gli investimenti programmati, i più significativi, sono il potenziamento della piastra logistica di Saletti (9 milioni di euro) e della rete ferroviaria a servizio del porto di Ortona (8,3 milioni di euro), l’elettrificazione della tratta Fossacesia-Archi (2 milioni di euro) e la manutenzione straordinaria parziale tratta Ateleta-Castel di Sangro (10 milioni di euro). “L’Abruzzo – ha concluso il presidente Marsilio – è stata una delle poche regioni in Italia che ha garantito il trasporto pubblico in sicurezza durante la pandemia. A settembre, con la riapertura delle scuole, ripartiremo con sufficiente tranquillità per tutelare i nostri studenti”.