CONDIVIDI

Promesse e aspettative tradite alla RSA di Largo Baiocchi a Città Sant’Angelo. Il consigliere regionale PD Antonio Blasioli ha depositato oggi un’interpellanza per sollecitare Giunta regionale ed assessore Verì.

Si è tenuta questa mattina, venerdì 9 luglio 2021, presso la Sala Corradino D’Ascanio del Consiglio regionale di Pescara, la conferenza a cui hanno preso parte il Consigliere Regionale PD Antonio Blasioli, il segretario del circolo PD di Città Sant’Angelo Lisa Vadini e i consiglieri comunali PD del comune angolano Antonio Melchiorre – capogruppo e Catia Ciavattella per illustrare la situazione della R.S.A. di  Città Sant’Angelo in Largo Baiocchi, tra precarie condizioni igieniche e strutturali e promesse disattese dalla giunta di centrodestra.

Esprimiamo grande preoccupazione per la RSA di Largo Baiocchi a Città Sant’Angelo, su cui si rincorrono voci di chiusura, già circolate l’estate scorsa, e vogliamo comprendere se le scelte adottate da questa giunta regionale siano consequenziali agli annunci fatti dall’Assessore Verì quando visitò la struttura il 13 febbraio 2020, promettendo un rilancio della stessa. Si parlava addirittura di arrivare a 40 posti letto, promesse rimaste disattese ed ora si paventa il rischio che la struttura venga trasferisca a Tocco da Casauria, dove si trova l’altra RSA.

Sulla struttura di Largo Baiocchi, al momento della chiusura dell’ospedale, erano stati presi impegni e temiamo che questo presidio, che era un fiore all’occhiello, possa essere smantellato.

Anche le condotte portate avanti dalla Giunta Marsilio sembrerebbero andare in questa direzione: non c’è alcun investimento sul piano destinato alla RSA, mentre gli investimenti sono stati effettuati solo al piano secondo, per collocare nella RSA i medici del gruppo Angulum, utile per avvicinare i medici al centro storico, ma ad oggi ad un anno di distanza, l’associazione dei medici non ha ancora effettuato il trasferimento.

Facciamo un passo indietro.

In data 13 febbraio 2020 l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, ha visitato il presidio ospedaliero di Città Sant’Angelo ed ha dichiarato che “la sede angolana ha una valenza importantissima ed ora bisognerà capire quanto e come investire su questa struttura. Servirà uno studio peculiare per capire nel dettaglio quanto e come investire. Appena avremo lo studio approfondito, valuteremo come intervenire e, in base al reale fabbisogno di questa struttura, agevoleremo gli interventi”. L’assessore regionale, inoltre, ha paventato la possibilità di utilizzare gli spazi per l’erogazione di un servizio di supporto medico ai soggetti affetti da Alzheimer.

Nulla di tutto questo è stato fatto.

Il 13 agosto 2020 la ASL di Pescara ha approvato lo schema di contratto per la concessione alla “Medicina di Gruppo Angulum”, studio associato di medici di medicina generale, di spazi di proprietà della ASL medesima ed ubicati presso la struttura ospedaliera di Città Sant’Angelo in via Pasquale Baiocchi.

L’accordo stabilisce il pagamento di un canone annuo di € 14.500,00 a fronte di 139 mq da utilizzare e prevede che tutti gli oneri accessori, nonché ogni tassa, tributo ed imposta (diretta od indiretta), relativa ai locali dati in concessione, rimangano a carico del concedente. Proprio per dare seguito a questa concessione che avrebbe permesso l’introito della cifra di € 14.500,00 annui la Asl deliberava i lavori di ristrutturazione del secondo piano, dove avrebbe dovuto trovare spazio questa associazione di medici.

Con Determina n. 906 del 30 ottobre 2020 la Asl approvava i lavori per € 92.000,00 (di cui € 53.000,00 per lavori). È la stessa delibera della Asl che specifica che detti lavori servivano per rendere possibile questa concessione, anche se nell’atto della concessione l’associazione “Medicina di Gruppo Angulum” accettava i locali nella situazione di fatto. A prevederlo è l’art. 8 della concessione.

Ad oggi l’associazione “Medicina di Gruppo Angulum”, che ha ritirato le chiavi, continua dopo un anno ad operare presso la struttura sita a Marina di Città Sant’Angelo, in via Salara, mentre gli spazi al secondo piano della struttura di Largo Baiocchi restano vuoti, dopo che la Asl ha speso per i lavori molto di più di quanto avrebbe introitato dalla concessione. A ciò si aggiunga che nel terzo piano della RSA, invece, cioè quello veramente in utilizzo, i lavori sarebbero oltremodo necessari e non sono stati eseguiti se non per una piccola manutenzione della scalinata.

Un altro aspetto che merita delle risposte è la presenza dell’obitorio proprio di fianco a questa parte della struttura data in locazione all’associazione. Questo significherà che un domani le salme verranno trasportate nel corridoio dove stazionano i pazienti dei medici? È una cosa possibile? Si tutela la privacy e la riservatezza? Si rispettano i percorsi sporchi e puliti? Quando si interverrà per garantire la coesistenza?

Le foto ci mostrano la situazione del terzo piano, che ospita 20 posti letto, una struttura fatiscente, con mura scrostate, crepe, pavimenti che presentano avvallamenti, tinteggiatura che manca da anni, con mura sporche, passamano (obbligatori) mancante nei bagni e nei corridoi. Perché non si è intervenuto anche in questo piano che già è messo a servizio dei degenti e delle famiglie?

Oggi lanciamo un allarme per sindacare innanzitutto le scelte politiche dell’Assessore Verì e della giunta regionale su Città Sant’Angelo e sulla sua RSA che è un fiore all’occhiello del comune angolano e dell’intero comprensorio.

Cosa ne è stato del potenziamento della struttura di Largo Baiocchi? Che fine hanno fatto gli studi annunciati dall’Assessore alla sanità il 13 febbraio 2020?

Come mai si è deciso di impegnare € 92.000,00 per i lavori finalizzati all’insediamento dell’associazione Angulum e che a un anno di distanza ancora non effettua il trasferimento e di non investire, invece, sul terzo piano che ha urgenza di manutenzione, ri-ammodernamento e pulizia?

L’associazione “Medicina di Gruppo Angulum” non si è ancora insediata, ma il contratto era strettamente connesso alla pandemia, di durata massima di 3 anni e revocabile anticipatamente. Che ne sarà di questa associazione alla fine della pandemia? Si dovrà trovare un’altra sede?

Se la concessione, come si legge nella Delibera Asl  n. 968 del 13 agosto 2020, è strettamente connessa all’epidemia Covid-19, quando cesserà lo stato di emergenza quali saranno i provvedimenti adottati sia dalla concedente che dalla concessionaria, e quindi quali ulteriori soluzioni sono state individuate per l’erogazione del servizio di medicina di base necessario alla comunità?

La contiguità degli spazi concessi in godimento con quelli dell’obitorio e di altri servizi ospedalieri è compatibile, nel rispetto delle norme igieniche e sanitarie, con l’accesso di utenti dall’esterno? Sono previsti altri lavori?

Cosa ne sarà della RSA di Città Sant’Angelo? È prevista la riduzione dei posti letto nel reparto di degenza dell’ospedale, con il trasferimento di circa venti pazienti presso la struttura disponibile a Tocco da Casauria e con conseguente riorganizzazione del personale sanitario impiegato a Città Sant’Angelo.

È ferma volontà del centrosinistra non indietreggiare di un solo passo rispetto all’ipotesi di delocalizzazione a Tocco da Casauria e per questo chiediamo che si intervenga con parole chiare rispetto a queste voci che si rincorrono da due anni e parallelamente si investa su questa struttura, non soltanto per attività esterne, ma prima di tutto per i pazienti e gli operatori che vi lavorano.

Su richiesta del gruppo comunale e del circolo PD di Città Sant’Angelo ho presentato un’interpellanza per chiedere alla Regione una risposta chiara e definitiva sulle tante voci che si rincorrono da due anni sull’azzeramento dei posti letto della R.S.A. in Largo Baiocchi e di un ipotetico trasferimento della struttura da Città Sant’Angelo a Tocco da Casauria.

Lisa Vadini – segretario del circolo PD di Città Sant’Angelo

Risposte immediate su questa situazione è ciò che attende da troppo tempo la comunità angolana.

Il presidio ospedaliero di Città Sant’angelo è strategico non solo per i cittadini angolani ma anche per i Comuni limitrofi; oltre alla R.S.A. vengono erogate diverse altre prestazioni essenziali, come l’attività del consultorio familiare, la guardia medica, il CUP… La Regione Abruzzo deve assumersi la responsabilità e dare risposte chiare in merito all’idoneità della struttura ad ospitare pazienti lungodegenti, alla stabilità di sede della Medicina di Gruppo e, per rispetto degli operatori sanitari che vi prestano servizio, a quale sarà il destino della struttura della R.S.A. in Largo Baiocchi.

Antonio Melchiorre – consigliere comunale capogruppo PD Città Sant’Angelo

Oggi lanciamo l’ennesimo grido di allarme, che auspichiamo la Regione accolga. Lo smantellamento del presidio di Città Sant’Angelo desta profonda preoccupazione nella comunità angolana, in particolar modo della popolazione anziana, che rischia di vedersi privata di una struttura di riferimento a difesa delle persone più fragili.

Catia Ciavattella – consigliere comunale PD Città Sant’Angelo

Come gruppo consiliare abbiamo più volte attenzionato e presentato interpellanze e interrogazioni all’amministrazione comunale, alla ASL e alla Regione, ma sia sul ridimensionamento della struttura della RSA, dei posti letto e dei servizi che vi si svolgono, dello spostamento della sede a Tocco da Casauria, sia sull’aspetto della Medicina di Gruppo che non si è ancora trasferita, non abbiamo avuto riscontri puntuali ma solo proclami o risposte deludenti.

Grazie anche all’interpellanza presentata dal consigliere Blasioli in Regione ci auguriamo di ricevere risposte giuste, affinchè la Medicina di Gruppo possa avere la sua sede operativa e la struttura venga potenziata attraverso il suo inserimento in un progetto di ammodernamento e miglioramento  dei servizi e non in un ridimensionamento degli stessi.