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All’attenzione della commissione sicurezza e mobilità del Comune di Pescara il caso di Piazza Le Laudi, dove sarebbe chiuso l’accesso al mare tra due stabilimenti balneari

“S’infittisce il ‘giallo’ inerente la chiusura del varco di accesso libero alla spiaggia esistente, sino a un anno fa, tra gli stabilimenti balneari Lido delle Sirene e La Playa e poi, appunto nel 2020, chiuso dallo stesso Lido delle Sirene ‘causa Covid’. Il dirigente comunale del Servizio Pianificazioni Gaetano Silverii ha dichiarato in una nota che il Comune non ha mai autorizzato la chiusura del varco di 2,5 metri; la Polizia municipale sostiene di essere in possesso invece di una dichiarazione dello stesso Silverii dei mesi scorsi, secondo cui quella chiusura, ‘seppur non formalmente autorizzata, era di fatto consentita causa Covid’. In ultimo il Lido delle Sirene esibisce un documento protocollato il 14 maggio 2021 in cui comunicava di aver formalmente chiuso il varco per disciplinare gli accessi sulla propria concessione in funzione delle prescrizioni Covid. Peccato che quella chiusura violi le norme previste nel Piano Demaniale Marittimo Regionale e nel Piano spiaggia comunale. A questo punto, a fronte di un rimpallo di responsabilità pericoloso, raccoglieremo le carte e, se non individueremo entro poche ore chi materialmente deve disporre, immediatamente, la riapertura del varco, ripristinando il rispetto delle regole vigenti, valuteremo di esporre la problematica in altre sedi”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Mobilità e Sicurezza Armando Foschi ufficializzando l’esito della Commissione odierna, che ha visto la presenza dell’assessore delegato Maria Rita Paoni Saccone e del maggiore Donatella Di Persio della Polizia municipale.

“La questione è estremamente semplice – ha sottolineato il Presidente Foschi -: in piazza Le Laudi esiste un varco di accesso libero alla spiaggia, largo 2,5 metri, previsto dal Piano Demaniale Marittimo Regionale, ribadito nel SID – Sistema Informativo Demaniale Marittimo, tra le concessioni Lido delle Sirene e La Playa, un varco peraltro necessario per garantire il passaggio di soccorritori di emergenza, di utenti e di diversamente abili. Un anno fa, all’improvviso, quel varco è stato chiuso, con l’apposizione di un cartello con il logo dello stabilimento balneare ‘Lido delle Sirene’ e la scritta ‘Passaggio temporaneamente chiuso ‘Causa Covid-19”, Comunicazione Comune di Pescara e Capitaneria di Porto dell’8 giugno 2020’. Il varco è rimasto chiuso anche nel periodo invernale e oggi gli stessi cittadini ci chiedono chi abbia autorizzato quella chiusura, che viola le normative vigenti, e ovviamente ne chiedono il ripristino. Abbiamo girato le stesse domande al Comune attraverso un’interrogazione, alla quale ha risposto con una lunga nota scritta il dirigente del Servizio Pianificazioni del Comune, Gaetano Silverii, il quale ha dichiarato con fermezza che ‘gli uffici del Comune di Pescara non hanno mai autorizzato la chiusura del varco di 2,5 metri, avvenuta in asserita violazione delle disposizioni del Piano demaniale marittimo regionale’, con tutte le precisazioni annesse, affermando, tra l’altro che ‘la verifica del rispetto delle norme e dei provvedimenti, sia in materia demaniale sia in materia sanitaria (Covid 19) spetta alle amministrazioni, ai corpi e agli uffici che esercitano le funzioni di controllo e di vigilanza sulla spiaggia. Spetta ad essi la verifica della congruità della chiusura del varco e della indicazione dei percorsi di entrata e di uscita dalla concessione rispetto alle disposizioni del Piano Demaniale Marittimo Regionale e delle Ordinanze balneari’. Tale affermazione è stata però clamorosamente smentita stamane nel corso della seduta dal maggiore Di Persio, la quale ha affermato che lo scorso anno il Nucleo di Polizia Giudiziaria dei vigili, a fronte di segnalazioni scritte, ha effettuato un accertamento al Lido delle Sirene per verificare la chiusura o meno del varco e se, eventualmente, la chiusura fosse stata determinata da un obbligo inerente il rispetto delle norme Covid. A quel punto la Polizia municipale ha chiesto al dirigente Silverii se esistevano autorizzazioni in merito, e lo stesso Silverii, a fronte di varie sollecitazioni, avrebbe risposto qualche mese fa, a detta del maggiore Di Persio, sostenendo che ‘anche se la chiusura del varco non era formalmente autorizzata, comunque era di fatto ‘autorizzata dalle normative Covid’’, affermazione che oggi il Dirigente Silverii non ha potuto confutare o meno perché, seppur invitato, non ha partecipato alla Commissione per un presunto impegno in Tribunale non comunicato preventivamente. Il Maggiore Di Persio ha ribadito la propria affermazione, nettamente in contrasto con la risposta alla mia interrogazione, affermando di disporre del documento del dirigente Silverii che acquisiremo con un accesso agli atti e riconvocando la Commissione alla presenza di tutti gli interessati. Ma c’è di più – ha proseguito il Presidente Foschi – perché è spuntato fuori un terzo documento, la mail protocollata lo scorso 14 maggio dai responsabili della società Portanuova Entertainment srl, proprietaria del Lido delle Sirene, con cui venivano indentificate e comunicate ‘le vie di accesso, uscita e transito alla concessione in funzione delle prescrizioni Covid, precisando che il corsello di accesso posto a confine con altra concessione resterà interdetto al pubblico fino al perdurare dello stato di emergenza in quanto non presidiato e non pavimentato’. In altre parole, quel varco, che è proprietà pubblica, sarebbe stato compreso dal Lido nell’organizzazione degli ingressi e delle uscite degli utenti dalla propria concessione, ingressi e uscite che devono essere separati in funzione del Covid-19, e si è decisa la chiusura del varco in quanto non presidiato. Peccato che quel varco aperto sia obbligatorio sulla base delle norme del Piano demaniale marittimo e del Piano spiaggia, che sono sovraordinati rispetto a qualunque autorizzazione, che in questo caso, sembrerebbe, neanche rilasciata in modo formale. E’ evidente che la situazione richieda ora un ulteriore supplemento di indagine amministrativa, quindi acquisiremo gli altri atti disponibili, riconvocheremo una nuova seduta di Commissione per un confronto tra la Polizia municipale e l’Ufficio Pianificazioni, perché il nostro obiettivo è la riapertura di quel varco o, in alternativa, quello di dare la possibilità a tutti i concessionari di chiudere i varchi adiacenti le proprie concessioni. In ultimo, se non riusciremo a capire funzioni e competenze, invieremo tutta la pratica all’attenzione di altri Organismi”.