“Il progetto di demolizione e ricostruzione del Liceo ‘Marconi’ è frutto di 5 mesi di condivisione, incontri e confronto con la dirigenza scolastica, e con l’intera struttura amministrativa costantemente messa al corrente dallo stesso dirigente delle varie fasi decisionali. Oggi dobbiamo tirare la riga, e partire: gli esami di Stato, ormai imminenti, si svolgeranno nella sede, nel frattempo stiamo già avviando lo svuotamento delle aule da sedie, banchi, lavagne e ogni altro suppellettile. Comprendiamo che gli studenti comunque vivano tale momento di distacco con una comprensibile ansia, prestiamo massima attenzione alle loro richieste e anche alle proteste, che comunque rappresentano un’espressione di democrazia. Condividiamo meno le eventuali strumentalizzazioni da parte delle strutture amministrative sempre coinvolte nei nostri processi decisionali e alle quali ricordo che questo è il momento della collaborazione, non della contrapposizione. Ai ragazzi dico che faremo il possibile per ricostruire in un solo anno una scuola sicura, decorosa, funzionale, moderna e solida, pronta per l’anno scolastico 2022-2023; e poi che stiamo definendo le soluzioni alternative per la sistemazione delle 64 classi del ‘Marconi’ in nuove sedi provvisorie già da settembre. Si tratta di immobili vicini, perfettamente raggiungibili su Pescara e che ufficializzeremo non appena avremo firmato i contratti, al fine di ridurre al minimo eventuali disagi. Agli studenti chiediamo fiducia nelle Istituzioni”. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Zaffiri intervenendo sulle polemiche delle ultime ore in merito ai lavori di demolizione e ricostruzione del Liceo ‘Marconi’.
“Capisco i ragazzi, comprendo le loro preoccupazioni, i dubbi, le perplessità, naturali dopo aver vissuto 18 mesi reclusi in casa causa pandemia e ora si preparano a un anno scolastico, 2021-2022, fuori sede. Li comprendo e stiamo organizzando in tempo utile tutta la macchina amministrativa proprio per azzerare i potenziali disagi – ha rassicurato il Presidente Zaffiri -. Partiamo da un presupposto: i lavori del ‘Marconi’ sono urgenti e indifferibili, ma soprattutto necessari per garantire alle 64 classi, ovvero una comunità di circa 1.800 studenti di vivere in ambienti sicuri oltre che accoglienti e adeguati. Purtroppo le condizioni strutturali di una scuola costruita pezzo dopo pezzo dagli anni ‘50 in poi, con l’utilizzo di materiali diversi tra loro e con tecniche di costruzione diverse, oggi non ci permettono di eseguire gli interventi di adeguamento sismico che sono obbligatori e prioritari. Se avessimo potuto, sarebbe stato molto più semplice intervenire sull’esistente, in questo caso non possiamo, non raggiungeremmo l’obiettivo di tutelare la salute e la vita dei nostri studenti. D’altro canto, se andremo a investire ben 14milioni di euro per la demolizione e ricostruzione ex novo di tutto il complesso scolastico, palestra compresa, di cui 8milioni 30mila solo per il primo stralcio, non parliamo di una scelta semplice fatta a cuor leggero. Proprio per tale ragione abbiamo deciso, sin dal primo giorno di condividere l’iniziativa progettuale con la scuola stessa, confrontandoci continuamente con il dirigente scolastico, Florileo Matricciano che ha garantito massima collaborazione, correggendo i disegni anche sulla base delle esigenze della scuola che ci sono state man mano segnalate, accogliendo tutti i suggerimenti condivisi con la struttura proprio per ricostruire una scuola a misura di studente, un lavoro andato avanti per ben cinque mesi. E sorprende constatare che le proteste arrivino solo oggi, ovvero quando siamo arrivati alla conclusione del nostro impegno e siamo pronti per aprire il cantiere, una contraddizione in termini se pensiamo che fino a qualche anno fa si protestava e si scendeva in piazza per pretendere dalle Istituzioni scuole nuove e sicure, oggi invece si scende in piazza perché iniziano i lavori di costruzione di una nuova scuola solida e sicura. Ne prendo atto e comunque i lavori partiranno – ha aggiunto il Presidente Zaffiri -: come concordato con il dirigente scolastico, abbiamo accettato di far svolgere gli esami di Stato in sede, all’interno di un blocco. Nel frattempo, senza interferire in alcun modo con l’attività didattica, inizieremo a svuotare tutto il resto dell’edificio. Il materiale di valore verrà custodito nella sede protetta della Provincia. Nel frattempo, a brevissimo, ufficializzeremo la dislocazione delle 64 classi per un solo anno scolastico, il 2021-2022: 13 classi andranno nella sede dell’Istituto ‘Di Marzio-Michetti’ in via Arapietra 112, che con grande spirito di collaborazione due anni fa ha ospitato le classi dell’Istituto ‘De Cecco’ e lo scorso anno quelle dell’Istituto ‘Acerbo’, per le altre 51 classi abbiamo già individuato due immobili vicini, sul territorio di Pescara, che ufficializzeremo non appena avremo firmato i contratti. Ci sarebbe piaciuto lasciare unite le classi in un unico fabbricato, e avevamo chiesto anche il supporto logistico del Comune nell’individuazione di una possibile sede, ma purtroppo sulla città non ci sono immobili utili allo scopo. Ma la certezza che in maniera rigorosa possiamo dare ai ragazzi del ‘Marconi’ è che stiamo lavorando per garantire loro un anno scolastico comunque sereno, tranquillo, all’insegna della vivibilità e della funzionalità didattica, lontani da ogni tentativo di strumentalizzazione”.