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“Premesso che le informazioni corrono veloci in rete: bastano poche battute sulla tastiera, un click e la notizia è pronta per circolare in tutto il mondo. La facilità con cui si può divulgare un contenuto, però, rischia spesso di essere inversamente proporzionale all’attendibilità dello stesso: la signora Federica Ederle – legale rappresentante della Moligean Srl – nel caso di specie , pur di guadagnare visibilità e di difendere l’indifendibile, diffonde informazioni poco affidabili, se non del tutto infondate. Si ricorda che il codice punisce chiunque divulghi notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico. La Ederle, con dichiarazioni deliberatamente false, cioè create ad hoc per “raggirare” il lettore e in grado di destare allarme e preoccupazione , di fatto tenta maldestramente di mascherare quanto asserito dal Tar, sezione di Pescara, che con Ordinanza pubblicata il 27 aprile scorso afferma testualmente che ‘a prescindere dalla circostanza della pendenza dell’appello avverso la sentenza, con la nuova ordinanza il Comune ha ordinato alla medesima l’individuazione delle parti fatiscenti e a rischio crollo, e dunque appare a questo punto rimessa alla stessa l’elaborazione di un progetto per la demolizione e messa in sicurezza, secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità, che dovrà essere poi condiviso dall’Amministrazione comunale, come stabilito nella sentenza 11 del 2021 del Tribunale’. Vi è di più. Il Ministero della Transizione Ecologica, il 19 maggio scorso – torno a ricordare – conferma l’obbligo a carico della Moligean – società proprietaria dell’area inquinata di Piano D’Orta – di procedere, senza indugio, alla presentazione di un progetto di demolizione e messa in sicurezza delle parti dei fabbricati a rischio crollo, proprio in forza dei provvedimenti adottati dal Tar di Pescara. Appare, dunque, inspiegabile – al netto della ricerca di una facile gloria – l’atteggiamento della Signora Ederle che si ostina a diramare notizie ingannevoli, approfittando, forse, della propensione di qualcuno a prestare fede a fatti immaginari o comunque non plausibili. Un modus operandi che reputo gravissimo soprattutto nei confronti dei cittadini interessati e danneggiati dagli eventi inquinanti. E’ notorio come da circa 15 anni il sito Moligean debba essere decontaminato per il recupero dell’ambiente e della salute pubblica quale bene prioritario insopprimibile. Risulta, altresì, grottesco il tentativo di Ederle di voler “donare” l’area inquinata al Comune con la scusa – detto banalmente – del campo sportivo. La motivazione assurda è la sua non il mio diniego. Corre, infine, l’obbligo di evidenziare che la Ederle con il suo comportamento diretto, evidentemente, a infangare la reputazione del sottoscritto, in qualità di Sindaco,  integra il reato di diffamazione. Per tale ragione, comunico di aver depositato questa mattina relativa denuncia”.

La nota del Sindaco di Bolognano, Guido Di Bartolomeo.

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