Sostenibilità ambientale, inclusività e qualità degli spazi sono le linee direttive dell’intervento sinergico tra Comune di Pescara, Fater SpA e Acqua & Sapone per esaltare le potenzialità della Riserva dannunziana a totale beneficio dei pescaresi.
Il progetto è coordinato dal Servizio verde e parchi dell’assessorato diretto dal vicesindaco Gianni Santilli competente per l’espletamento delle procedure tecniche-amministrative di supporto all’Ente gestore della riserva, con il contributo tecnico-scientifico dell’architetto Ester Zazzero e si colloca nell’ambito d’intervento delle Greenway dannunziane in sintonia con gli obiettivi della Bandiera blu. L’amministrazione comunale sta lavorando infatti per una piena fruizione delle bellezze della Riserva, esaltando la conoscenza e l’accessibilità dei tesori naturalistici e paesaggistici. Questo percorso passa dalla cura di tutti gli spazi verdi e dal posizionamento di un’esauriente cartellonistica che rappresenta la fase iniziale di un progetto più ampio che sarà condiviso con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la provincia di Pescara.
Il sindaco Carlo Masci ha parlato di «segnale chiaro dell’azione amministrativa nella progettualità ambientale ad ampio respiro, perché la cura e la tutela dell’ambiente sono priorità assolute che Pescara ha sposato in successione con la Bandiera blu, l’ecospiaggia e ora con la Riserva dannunziana».
Marco Barbarossa (Acqua & Sapone) ha voluto evidenziare i concetti di «condivisione di valori e amore per il territorio attraverso una forma diversa di promozione al servizio di tutta la cittadinanza. Si tratta di un grande progetto: credo e spero che ne seguiranno altri».
Per Antonio Fazzari (general manager di Fater spa) questa è «la tappa di un percorso fatto di progetti concreti, con al centro le persone. Un modello diverso di collaborazione che si realizza creando una rete che ha per protagonisti chi crede veramente nell’impegno a migliorare la vita di tutti».
Nella prima fase di interventi sono stati tirati a lucido 20.000 metri quadri della Riserva, accuratamente ripuliti da ogni presenza deturpante. Il concetto di inclusività a tutto tondo prevede altresì per gli utenti con handicap uditivi e visivi un’accurata cartellonistica tematica, sentieri “sensoriali” attrezzati con opportuni sistemi di supporto, un’app di lettura, segnaletica tattile in caratteri Braille, QR Code disposti nei luoghi di interesse naturalistico e culturale.