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 la conferma che l’assegnazione della prima storica Bandiera Blu alla città di Pescara non è stata causale ma è il frutto, tra i vari parametri richiesti dalla Fee e che ci hanno dato ragione, di una ritrovata qualità delle acque di balneazione. I dati che nel pomeriggio ci sono stati comunicati all’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente (ARTA) rappresentano una sorta di marchio di fabbrica>. Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha commentato così gli esiti dei rapporti relativi ai campioni di acqua marina prelevati lunedì 17 maggio nei punti del litorale previsti e individuati dalla norma.

<Sono davvero felice dell’ulteriore attestazione che ci riconosce l’Arta – ha continuato il sindaco – Come ho detto lo scorso 10 maggio, quando la Fondazione Fee ci ha comunicato l’assegnazione di questo importante vessillo, ciò non deve farci in alcun modo abbassare la soglia dell’attenzione ma, anzi, deve rappresentare un ulteriore incentivo per tutti noi, amministratori, tecnici, cittadini e operatori economici, a impegnarci affinché non si torni indietro sulla tutela dell’ambiente>. 

Gli esiti delle analisi sono stati come sempre riferiti alla presenza nelle acque del mare di Pescara di Enterecocchi intestinali ed Escherichia Coli; ebbene, in tutti i punti di prelievo, questi valori sono stati rilevati con percentuali anche fino a venticinque volte inferiori ai limiti di legge, con lievissime differenze (quasi nulle) in quei punti che da tempo presentavano qualche criticità. 
<Auguro una stagione balneare di totale ripresa – ha concluso il primo cittadino – a tutti i pescaresi e al mondo delle imprese>.   

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