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Ogni anno si festeggia la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore nata sotto l’egida dell’UNESCO nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright. A partire dal 1996 il 23 aprile si celebra tale giornata con manifestazioni di piccolo o grande rilievo in tutto il mondo. La valenza di questa celebrazione risulta tanto più significativa, a fronte di quasi 75 milioni di adulti europei che non possiedono adeguate competenze di lettura.

Il libro e la lettura rappresentano, infatti, un mezzo imprescindibile di conoscenza, di informazione e di apprendimento culturale, indispensabili per abitare un mondo globalizzato e in continuo cambiamento e prevenire forme di esclusione sociale. Nelle società moderne, saper leggere rappresenta una competenza primaria che consente ai cittadini di operare e vivere in un mondo complesso, di lavorare in posizioni e con risultati migliori e di godersi più pienamente la vita. (1)

Muovendo da questa premessa e dall’attenzione crescente delle ricerche internazionali e dei documenti europei sulla qualità dell’istruzione e dell’educazione come fattori strategici, sin dalla prima infanzia, per la crescita culturale e sociale delle persone e delle comunità, il progetto europeo Erasmus + / KA2 “Eu- Reading Circles”, cofinanziato dall’Unione Europea, è stato concepito con l’obiettivo di incrementare negli adulti le competenze di literacy e le abilità comunicative e sociali indispensabili per l’esercizio della cittadinanza attiva e l’integrazione. Il partenariato (2), composto da Università, Biblioteche e Associazioni di 5 paesi europei (Italia, Francia, Polonia, Grecia, Spagna) vede due partner abruzzesi, il Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e l’Associazione Culturale “SmartLab Europe” di Pescara.

La Professoressa Ilaria Filograsso, responsabile del progetto per il Dipartimento di Lettere Arti e Scienze sociali dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ribadisce che l’innovatività del programma risiede innanzitutto nel coinvolgimento attivo della comunità educante, specialmente in territori con le caratteristiche di povertà materiale, educativa e culturale. “La trasmissione intergenerazionale dello svantaggio e della vulnerabilità sociale – dichiara la Prof.ssa Filograsso – affonda le proprie radici in alcuni specifici fattori di rischio sperimentati nell’infanzia: tra essi il basso livello d’istruzione dei genitori riveste un’importanza cruciale. È fondamentale investire, dunque, sul ruolo degli adulti (insegnanti, educatori, operatori culturali, genitori, nonni) opportunamente formati e aggiornati, capaci di attivare processi di inclusione delle giovani generazioni e di progettare contesti educativi qualitativamente significativi, in cui possa esercitarsi il protagonismo di tutti i cittadini: adulti, bambini e ragazzi”.

Il progetto ha preso avvio a gennaio 2021 e prevede una prima fase destinata all’acquisizione di dati utili a costituire una mappa dei Gruppi di lettura presenti e operanti sul territorio locale ed europeo. A tal fine nella nostra regione i due partner abruzzesi hanno contattato Biblioteche, Comuni, librerie, Associazioni, case editrici, comuni cittadini. Per un primo, seppure provvisorio bilancio, Annarita Bini, presidente dell’Associazione SmartLab Europe, dichiara che “la mappatura dei gruppi di lettura esistenti in Abruzzo è ancora in corso, m è possibile offrire una prima parziale lettura dei dati raccolti. Fino a oggi sono stati mappati oltre 20 gruppi di lettura su tutto il territorio regionale: di questi, oltre il 30% si trovano nella provincia di Pescara, oltre il 20% alle province di Chieti e L’Aquila e poco più del 10% alla provincia di Teramo. In più del 30% dei casi i gruppi di lettura si inseriscono in contesti associativi, oltre il 20% fanno riferimento a librerie (specialmente indipendenti) e gruppi informali, poco più del 10% proviene da biblioteche comunali, mentre una piccolissima percentuale fa riferimento a biblioteche scolastiche.”

Si registrano, inoltre, espressioni di interesse da parte di piccoli comuni e di associazioni culturali a voler essere informati e coinvolti nelle fasi successive delle attività programmate.

Il progetto prevede, infatti, oltre alla mappatura, l’implementazione dei Gruppi di lettura e la formazione di operatori culturali in grado di attivarli, guidarli e dare loro continuità nei territori, affinché diventino centri attivi e polifunzionali, in rete con le altre agenzie formali e non formali che operano per il contrasto delle povertà educative: consolidare le competenze di lettura degli adulti rappresenta una metodologia strategica anche per l’alfabetizzazione di bambini e adolescenti, per il benessere di famiglie e quartieri, favorendo, nell’ottica del welfare generativo, la mobilitazione di risorse e capacità individuali e di comunità.

  • (1) European Commission, Directorate-General for Education and Culture (2012). EU High Level Group of Experts on Literacy: Final Repor. Da http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/repository/ education/policy/school/doc/literacy-report_en.pdf.
  • ( 2) Partenariato:

Università di Siviglia, capofila (Siviglia, Spagna)

Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Dipartimento di Lettere Arti e Scienze sociali (Chieti, Italia)

Associazione Culturale SmartLab Europe (Pescara, Italia)

Università di Salonicco (Salonicco, Grecia)

Università di Stettino (Stettino, Polonia)

Associazione Benilde (Siviglia, Spagna)

Associazione Solution: Solidarité & Inclusion (Parigi, Francia)

Biblioteca della Pomerania (Stettino, Polonia)

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