CONDIVIDI

Una brutta disavventura, quella capitata a un residente di San Giovanni Teatino qualche giorno fa: rientrando a casa si trova di fronte un ragazzo africano alto circa un metro e ottanta, che dopo aver forzato la porta d’ingresso, girava per l’appartamento in cerca di qualcosa da rubare. L’uomo lo affronta immediatamente e in un primo momento riesce a bloccarlo e chiamare i carabinieri, ma il ragazzo è prestante, riesce a divincolarsi e fuggire. Nel frattempo i militari arrivano e raccolgono la testimonianza della vittima che si dice sicuro di poterlo riconoscere, ma la denuncia la farà più tardi in giornata. Iniziano così le indagini dei militari della stazione di Sambuceto che, dalla sola descrizione, riescono a restringere il campo intorno a un gambiano di 22 anni, solito fare piccoli furti in case e centri commerciali. Invece la vittima si dirige verso la costa per un improrogabile appuntamento di lavoro, ma mentre percorre via Tiburtina si trova davanti un ragazzo che in bicicletta stava andando nella stessa direzione: i due si guardano e si riconoscono a vicenda. È un attimo e il gambiano lascia la bici e uno zaino in mezzo alla strada e si dà alla macchia. L’uomo questa volta lo lascia andare e chiama nuovamente i carabinieri sul posto affinché verifichino il contenuto dello zaino: all’interno ci sono un decespugliatore di piccole dimensioni e una motosega, che però non appartengono alla vittima.

Qualche giorno dopo il denunciante riconosce senza alcun dubbio il ladro tra alcune foto mostrategli dai militari di Sambuceto, così viene denunciato alla Procura di Chieti per tentato furto.

CONDIVIDI