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Il Governo ha il dovere di intervenire in merito alla imminente soppressione dei tribunali e delle procure di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. Chiediamo, quindi, un intervento urgente affinché si provveda alla abrogazione delle norme del governo Monti oppure alla approvazione della proposta di legge formulata dall’attuale Consiglio regionale d’Abruzzo, già inoltrata al Parlamento.

Sono trascorsi, ormai, quasi 10 anni e si sono susseguiti ben 6 governi dalla convalida, da parte del governo Monti, del Decreto legislativo n.155/2012 il quale, nell’ambito della ‘nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero’, ha soppresso i predetti tribunali abruzzesi in favore del mantenimento di quelli presenti nelle sole città capoluogo di provincia. I Palazzi di Giustizia soppressi sono finora rimasti in attività unicamente grazie alle diverse proroghe approvate dal Parlamento, motivate soprattutto dalle problematiche post sisma del 2009.Tuttavia, proprio nell’ultimo Decreto ‘milleproroghe’ ,approvato in via definitiva nel febbraio 2021, è stata stralciata la proposta di un ulteriore rinvio dell’effettiva soppressione che, quindi, ad oggi, rimane fissata al settembre 2022. L’attuazione di questa iniqua e improduttiva riorganizzazione, non solo si pone in netto contrasto con il principio di massimo decentramento dei servizi assicurati dallo Stato, previsto dall’art. 5 della Costituzione, e con il principio di giustizia di prossimità di cui all’art. 10 del Trattato dell’Unione Europea, ma lascerebbe anche i ¾ della regione privi di presidi giudiziari ed a rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Per scongiurare tale pericolo, sono state finora infinite le iniziative formulate dagli Ordini professionali degli Avvocati e dagli Enti locali interessati ed il Consiglio Regionale ha approvato, il 15 settembre 2020, la succitata proposta di legge, con la quale si propone che i tribunali soppressi riprendano in pieno la loro funzione giudiziaria mentre le spese di manutenzione e gestione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza delle strutture siano integralmente a carico del bilancio regionale oppure degli Enti locali interessati ,previa intesa con la Regione. E’ importante ricordare, inoltre, come nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sia previsto lo stanziamento di oltre 2 miliardi di euro dei fondi europei per il settore Giustizia ed i presidi giudiziari abruzzesi non possono rimanere esclusi. Ormai, il tempo sta per scadere”.

La nota congiunta del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, Guerino Testa e del responsabile regionale del Dipartimento Giustizia di Fratelli d’Italia,

Avv. Luigi Comini