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Il progetto Life Delfi rappresenta l’opportunità di impegnarci tutti nella direzione della convivenza pacifica tra attività umane in mare, come l’importante piccola pesca artigianale, ed ecosistema marino-costiero, alla ricerca di un equilibrio utile a tutte le parti in causa. Quello dell’interazione tra delfini e reti è un problema ben noto a noi gestori di Aree Marine Protette e rispetto al quale, in tempi e con modalità differenti, ognuno di noi ha tentato di intervenire. Il progetto Life Delfi ci fornisce l’opportunità e gli strumenti per intervenire riducendo le interazioni e quindi sia limitando le consistenti perdite economiche subìte dai pescatori, sia tutelando i Cetacei, che spesso rappresentano specie target nei confronti delle quali, come AMP, siamo chiamati a intervenire in ottica di salvaguardia”. È questo uno dei passaggi salienti dell’intervento del Presidente dell’AMP Torre del Cerrano Fabiano Aretusi al webinar “Life Delfi. Per una convivenza possibile tra delfini e pescatori” che si è svolto questa mattina (14 aprile 2021) in occasione della Giornata Mondiale dei Delfini ed è stato trasmesso in diretta su Facebook, sul canale social di Life Delfi, e su YouTube, nel canale de La Nuova Ecologia. Aretusi è intervenuto in qualità di portavoce delle quattro Aree Marine Protette coinvolte come partner nel progetto Life Delfi, ovvero, oltre a Torre Cerrano, l’AMP Punta Campanella, l’AMP Tavolara Punta Coda Cavallo e l’AMP Isole Egadi.

Come Aree Marine Protette – ha concluso Aretusi che si è detto onorato di poter rappresentare le quattro AMP coinvolte abbiamo sicuramente il dovere di salvaguardare l’ambiente marino e costiero, ma senza mai dimenticare le esigenze delle comunità locali, prima fra tutte quella dei pescatori della piccola pesca artigianale. Tutte le Aree Marine Protette coinvolte dal progetto Life Delfi stanno collaborando attivamente con la convinzione che potrà rappresentare, da molti punti di vista, una pietra miliare nell’opera di gestione consapevole e ‘di equilibrio’ che portiamo quotidianamente avanti con passione e impegno”.

Il progetto Life Delfi, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, capofila di un ampio partenariato internazionale, ha come obiettivo principale quello di ridurre le interazioni delle attività di pesca con i delfini e, quindi, sia tutelare questa specie che limitare le perdite economiche dei pescatori. L’iniziativa, cofinanziata dall’Unione Europea, coinvolge, oltre alle quattro Aree Marine Protette, il Blue World Institute of Marine Research and ConservationLegambiente Onlus e Filicudi WildLife Conservation, insieme alle Università degli di Studi di Padova e Siena. Le aree pilota del progetto europeo sono in Italia e in Croazia. In queste zone la presenza dei delfini è in ripresa e le loro interazioni con le attività di pesca sono in aumento, con rilevanti perdite economiche per i pescatori. Sul versante della conservazione, queste interazioni rappresentano un rischio per i delfini che possono rimanere impigliati nelle reti subendo lesioni anche gravissime o morire per annegamento. L’impegno deve quindi essere quello di conciliare, di cercare e proporre soluzioni e di mettere in pratica azioni mirate alla sostenibilità, evitando scorciatoie che potrebbero risultare troppo rigide e, quindi, lesive degli interessi della comunità o, al contrario, superficiali e, di conseguenza, minacciose per la biodiversità.

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