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Luigia Dolce ha risposto alle domande del GIP per quasi due ore. La donna, in custodia cautelare in carcere, avrebbe confermato i reati contestati, da Procura e Guardia di Finanza, per pilotare un appalto da oltre 11 milioni di euro della ASL Pescara a favore della cooperativa La Rondine. Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere Domenico Mattucci, legale rappresentante della cooperativa
Servizio di Catia Napoleone per Laqtv