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I balneari della Campania hanno dovuto aspettare tre sentenze prima di veder riconosciuto un diritto di legge e la storia, dai contorni decisamente assurdi, è finita sulle prime pagine del Corriere della Sera in un articolo a firma del giornalista Gian Antonio Stella.
A Giulianova, il progetto di raccolta differenziata autonoma presentata dai balneari sembra invece avere il favore dell’Amministrazione Comunale che anzi ne vuole fare un progetto pilota da estendere poi a tutta la città. La conferma è arrivata ieri dal Sindaco Mastromauro che ha parlato al convegno regionale organizzato dal Co.Ba. il Consorzio di Imprese Balneari di Giulianova “Rifiuti Zero per Davvero” che si è svolto al Kursaal e che ha visto la partecipazione di oltre duecento persone. “Il Consorzio Co.Ba. è una grande idea – ha esordito il Sindaco Francesco Mastromauro – finalmente l’Amministrazione ha un soggetto unico con cui avviare una collaborazione verso l’obiettivo che punta all’efficienza, efficacia ed economicità”. Il Primo cittadino ha poi confermato che il tavolo di tra Comune e Co.Ba. per lo studio dell’applicazione pratica del progetto sarà avviato nei prossimi giorni. A presentare l’esperienza di gestione autonoma della raccolta differenziata degli assimilabili negli stabilimenti del litorale Domiziano c’erano l’architetto Antonio Cécoro, titolare del Lido delle Sirene sul litorale di Castel Volturno e il Professor Stefano Tonziello, che ha elaborato il piano di Gestione Integrata dei Rifiuti. “Il progetto pilota è iniziato nel 2011 – ha spiegato Antonio Cécoro e grazie al piano messo a punto dal Prof. Tonziello sono riuscito ad azzerare i costi del servizio perché tutto il materiale riciclabile che conferisco mi viene pagato dalla ditta che ritira”. Ci sono voluti invece tre anni di battaglie legali per costringere il Comune a concedere la riduzione proporzionale della tassa allo stabilimento, così come sancisce la legge comunitaria secondo cui “chi inquina paga e chi non inquina non paga”. Dal 2012 il progetto è stato esteso a tutti i 49 stabilimenti della costa Domiziana.
“La riduzione della quota variabile della tassa da parte del Comune non è soggetta a regolamento – ha spiegato l’Avvocato Luigi Roma, che ha curato i tre ricorsi al Tar Campania – e neppure all’autorizzazione preventiva allo smaltimento dei rifiuti in modo autonomo. La sentenza del Tar Campania ( 19 settembre 2014, n. 4978) è confermata anche da una sentenza del Consiglio di Stato, che ha sancito che l’applicazione del principio Comunitario che “chi più inquina paga”, ha diretta cogenza nell’ordinamento italiano”.
Al convegno del Co.Ba. hanno partecipato numerosi balneari ma anche tanti operatori del settore alberghiero e delle strutture ricreative di Giulianova, Roseto e Pineto. Tra gli altri amministratori presenti anche il primo cittadino di Roseto Enio Pavone: “ Noi Balneari vogliamo essere protagonisti attivi, operare per garantire un turismo di qualità nel rispetto dell’ambiente –ha detto Gianni Fagnani, portavoce del Consorzio- e per questo vogliamo lavorare per aumentare le certificazioni ambientali dei nostri stabilimenti. Perché diventare imprese balneari ecosostenibili potrebbe consentire l’esclusione dalle eventuali gare pubbliche, poiché in linea con l’applicazione della direttiva Bolkestein”.