Sarà impegnato nella sfida della vita il prossimo 27 marzo a Bruxelles il pugile teatino, Emanuele Cavallucci, che sul ring si batterà contro il belga Meriton Karaxha, per la sfida valida per il titolo del Mediterraneo dei pesi welter. Stamane a portare al boxeur il saluto della città prima della partenza c’erano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore allo Sport Manuel Pantalone con lo staff dell’Asd “Tullio di Giovanni”, che porta il nome del pugile teatino che fu campione d’Europa nel 1950, l’ultimo prima di Emanuele. Cresciuto al Tricalle, 32 anni, con i guantoni da quando ne aveva 16, ha un palma res sportivo di tutto rispetto: una carriera entusiasmante, 27 vittorie a cui si sommano quelle da dilettante, il titolo di campione italiano dei pesi welter conquistato nel 2019, aveva 30 anni e aspettava il bambino al quale oggi vuole dedicare la sfida di sabato prossimo.
“Essere vicini all’eccellenza sportiva della città e fare un in bocca al lupo sincero per questo appuntamento così importante è un dovere, oltre che un piacere – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore allo Sport Manuel Pantalone – Speriamo che Emanuele coroni il suo sogno e regali alla città questa vittoria. Riteniamo che lo Sport sia rinascita della vita sociale e siamo orgogliosi a nome di Chieti tutta di stare accanto a un talento come Cavallucci in questo momento”.
“Porterò in Belgio la mia città, la mia Regione e anche l’Italia, spero verso una vittoria con un avversario che gioca in casa, ma per affrontare il quale mi sono preparato con tutte le mie forze, attorniato da tutto quello che serve – dice Emanuele Cavallucci – L’ho fatto nonostante le difficoltà e i sacrifici di questo periodo, perché credo nel futuro e voglio concentrare questa forza per la vittoria. Cinque mesi fa a causa del covid ho dovuto chiudere la palestra e ho perso il lavoro, ma con il sostegno della mia famiglia e grazie all’Asd e al mio maestro, mi sono allenato continuamente e sto costruendo questa sfida, perché voglio regalare alla mia compagna e mio figlio un futuro migliore e alla mia città la gioia di vedere il proprio nome trionfare sul ring internazionale. La vittoria aprirebbe scenari importanti per tutti, che mi consentirebbero di fare ancora a più alti livelli lo sport che amo sin da quando ero un bambino, perché è una disciplina che ti forma e che è accessibile a tutti, come lo è stata per un ragazzo che abitava alle case popolari del Tricalle e che oggi è soddisfatto di quello che ha costruito, ma non completo, perché deve continuare il suo cammino”.
“Questa sfida corona un progetto importantissimo e il sogno di mio nonno al quale è dedicata la società – così l’allenatore Daniele Di Meo – Seguo Manuel da 4 anni ed è stato un incontro fortunato, perché ha dato vita a un binomio che funziona sul fronte sportivo e umano: dal suo modo di interpretare il mestiere sono emerse le sue qualità, dal mio modo di esaltare il suo talento, sono affiorati i suoi punti di forza: velocità, rapidità di pensiero e grande tecnica che ci auguriamo lo vedranno trionfare a Bruxelles, riportando, spero, un titolo europeo in Abruzzo”.
Grande concentrazione ed entusiasmo anche nello staff societario, presente in conferenza anche il consigliere Maurizio Costa, parte della Asd con Walter Costa e Giuseppe Di Giovanni: “Ringraziamo le istituzioni per lo spazio concesso – così il presidente Walter Costa e il direttore Di Giovanni – Riportare a Chieti la cintura di campioni significa tanto e premierebbe anche il sacrificio dei ragazzi che svolgono con la società un lavoro accuratissimo. Lo facciamo da poco al Pala Tricalle, ringraziamo il Comune per il sostegno e chiediamo a tutti di aiutarci a crescere, cercando fra le forze economiche della città supporto e nuova linfa per il futuro”.