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La fortuna aiuta gli audaci ma nel caso del Pescara non è stato così: a Lignano Sabbiadoro i biancazzurri strappano un pareggio (0-0), il terzo della gestione Grassadonia, e martedì ci sarà lo scontro diretto contro l’Ascoli dell’ex Sottil.

Ecco le parole del tecnico nel post-gara: “E’ chiaro che c’è grande rammarico ma quando metteremo piede sul pullman aggiusteremo diverse cose, a partire dai primi 20 minuti. Penso che la squadra abbia fatto una grande partita. Ripartiamo da qui perché siamo vivi. Abbiamo lavorato martedì mattina e pomeriggio e mercoledì sul 3-5-2 e ci siamo resi conto che oggi era opportuno giocare in questo modo e in quelle 3-4 cose che abbiamo fatto i ragazzi sono stati bravi e faccio loro i complimenti. Lavoriamo a ritmi altissimi, ci vogliono allenamenti e recuperare chi si trova indietro. Ognuno dovrà farsi trovare pronto e con grandissima convinzione perché la squadra deve arrivare all’obiettivo, ci sono tutti i presupposti. Confermata la difesa a 4 martedì? Vedremo, i segnali sono stati importanti e abbiamo un giorno e mezzo per preparare la gara e vedere chi si aggregherà. Di base questa squadra ha le potenzialità e deve solo applicarle. Hanno inciso le assenze di Bocchetti e Drudi? Con le loro abbiamo lavorato sul modulo e ci siamo resi conto che mancava un giocatore di qualità, Sorensen ha lavorato poco mentre Scognamiglio avremmo dovuto spostarlo centrale e invece di due destri vorrei un sinistro in mezzo, Rigoni avrebbe perso qualcosa ed è un centrocampista e sulle situazioni di non possesso si sarebbe trovato in difficoltà. A parte il primo quarto d’ora che siamo partiti troppo timorosi la squadra ha fatto bene. Galano e Maistro si sono trovati a loro agio e nel 3-5-2 sarebbero sacrificati. Purtroppo non abbiamo fatto niente perché siamo sotto, questi giocatori stanno cercando di dare il massimo e mi mettono in difficoltà nelle scelte. È chiaro che cambiare una mentalità non è facile e quando dico che hanno le qualità per tirarsi fuori lo dico perché le partite si possono vincere. Ogni formazione che incontri offre una fase di possesso e non, bisogna migliorare nelle letture ed i tempi di gioco diventano determinanti. Non mi piace parlare di modulo fisso, la concentrazione che chiedo è quella di capire le difficoltà che propone l’avversario ed i ragazzi stanno migliorando. Ogni 4-3-3 ha il suo marchio principale, i ragazzi hanno fatto tante cose positive e serve almeno un mese e mezzo di lavoro, ed il merito dei progressi è tutto loro. L’Ascoli? Questa partita vale tanto per noi, è una finale e dovremmo essere bravi ad interpretarla, capire cosa fare. Il giudizio lo do sul Pescara e tutti quanti dobbiamo sintonizzarci sulle cose positive e negative fatte. Salvezza diretta? Sono ottimista di natura e questa squadra può fare 30 punti, con questa voglia e determinazione e non siamo inferiori a nessuno perché la squadra è forte. Dobbiamo compattarci e chi gioca lavora per il bene del Pescara.”