Torna a far punti il Pescara. A Lignano Sabbiadoro, home del Pordenone, finisce 0-0 una gara che il Delfino poteva vincere. 2 le traverse colpite e almeno altre 3 le occasioni ghiotte non concretizzate: si poteva vincere. Adesso la testa è a martedì per lo scontro salvezza con l’Ascoli nello stadio amico.
La gara. Grassadonia sorprende nelle scelte, rilanciando in un colpo solo Valdifiori, Rigoni e Galano e dunque affidandosi all’esperienza. Solo panchina per Busellato, nell’ultimo match apparso in debito di ossigeno. Nel Pordenone, Tesser si affida a Morra in avanti e rinuncia, almeno inizialmente, a Musiolik. Ha scelto la linea a 4 Grassadonia, con un uomo in più in mediana (l’ex Monza ha compiti anche in fase di costruzione aiutando Valdifiori). Parte forte il Pordenone, creando più di un grattacapo ai biancazzurri nei primi due giri d’orologio: Fiorillo è graziato 2 volte, la seconda da Ciurria da posizione più che privilegiata. I Ramarri, reduci da un periodo non positivo, sono partiti con piglio assai aggressivo ed il Pescara fatica a trovare le distanze giuste tra i reparti. Al 7′, dagli sviluppi di un corner, vola Scavone per colpire di testa ma la sfera impattata dal giocatore neroverde termina sul fondo. Al 14′, il solito Ciurria scheggia la traversa pescarese confermando l’approccio assai timido e difficile di un Pescara che col nuovo assetto sembra aver perso le (poche) certezze difensive acquisite col vecchio modulo. Soffre davvero tanto l’intraprendenza dei padroni di casa un Pescara che lotta, ma che non riesce a trovare il bandolo della matassa. Al 21′ il già ammonito Vogliacco alza bandiera bianca per noie di carattere fisico e lascia il posto a Zammarini, andando così a occupare il primo dei 3 spot liberi per le sostituzioni di Tesser. Al 27′ il Pescara chiede la concessione di un penalty pe un tocco di mano galeotto in area friulana di Magnino su cross di Masciangelo, per l’arbitro Sacchi non ci sono gli stremi per l’assegnazione della massima punizione. Un minuto dopo Tesser è costretto al secondo cambio: Morra, infortunatosi al ginocchio, lascia il posto a Musiolik. Al 29′ fa tutto bene in area di rigore Maistro ma al momento di concludere a rete da ottima posizione inciampa sulla sfera e sciupa così la ghiottissima occasione. Dà comunque segnali di risveglio il Delfino. La partita diventa più combattuta e con maggiori ribaltamenti di fronte ma non certamente memorabile sul piano squisitamente tecnico. Il primo tempo scivola via così, senza ulteriori sussulti (se non un diagonale sinistro di Musiolik allo scadere che finisce sull’esterno della rete ospite), e all’intervallo il punteggio resta inchiodato sullo 0-0
Si riparte con Stefani per Barison nel Pordenone e senza variazioni di formazione nel Pescara. Al 50′ Pescara vicinissimo al gol: con una conclusione dalla distanza, Maistro centra la traversa di Perisan. Un minuto dopo però sono brividi per Fiorillo su due corner consecutivi ma nè il primo tentativo aereo di Scavone nè il secondo ad opera di Camporese recano danni. Colleziona calci d’angolo in avvio il Pordenone in una sorta di replay della pressione di inizio gara. Al 58 doppio cambio per Grassadonia: entrano Busellato e Machin per Valdifiori e Rigoni. Ridisegna un Pescara più offensivo, quindi, il tecnico salernitano. I Ramarri al 60′ reclamano un rigore per un tocco di mano in area di Busellato, ma anche stavolta per Sacchi non c’è nulla da ravvisare. Al 64′ Fiorillo dice di no a Mallamo, ma la pressione neroverde è sempre più pressante con i cambi biancazzurri che al momento non hanno prodotto inversione dell’inerzia. Al 66′ altro doppio cambio nel Delfino: in Ceter e Capone, out Odgaard per Maistro. Pescara col 4-3-3, adesso, assai offensivo. Al 70′ il Pescara centra la seconda traversa: stavolta è Galano da distanza siderale e lambire il legno neroverde. Che peccato! La gara ricalca anche nella prima il copione del primo tempo: molto più Pordenone in avvio, Pescara che esce alla distanza dopo aver contenuto le sfuriate friulane. Al minuto 82 miracolo di Perisan su conclusione a botta sicura di Guth, che dagli sviluppi di un corner aveva avito una palla d’oro da trasformare nel gol del vantaggio. Meglio i biancazzurri, oggi in completo blu da trasferta, rispetto ai Ramarri nel finale, ma Capone grazie Perisan proprio al 90′ in una delle migliori occasioni nate da azione manovrata. Nei 3′ di recupero Perisan si supera su Galano, dopo aver deviato un cross di Masciangelo: al triplice fischio è 0-0
PORDENONE-PESCARA 0-0
PORDENONE: Perisan; Vogliacco (21′ Zammarini), Camporese, Barison (46′ Stefani), Mallamo (75′ Biondi), Chrzanowski; Magnino, Misuraca, Scavone (75′ Rossetti); Ciurria; Morra (28′ Musiolik). All. Tesser. PESCARA: Fiorillo; Guth, Scognamiglio; Bellanova, Valdifiori (58′ Busellato), Dessena, Rigoni (58′ Machin), Maistro (66′ Capone), Masciangelo; Galano, Odgaard (66′ Ceter). All. Grassadonia
Ammoniti: Vogliacco, Zammarini, Musiraca, Biondi (Pn), Rigoni (Pe)
Arbitro: Sacchi di Macerata