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La prima di 3 gare in una settimana opporrà domani il Pescara al Pordenone in una trasferta assai insidiosa nonostante il non brillante periodo di forma dei Ramarri. Mister Gianluca Grassadonia ha incontrato via Zoom la stampa per la consueta conferenza stampa della vigilia.

Tabanelli, Bocchetti, Balzano, Riccardi, Basit e lo squalificato Drudi non sono stati convocati. Ecco le parole del tecnico:

“Partiamo dalla buona notizia che i ragazzi hanno lavorato molto bene in una settimana piena, mi aspetto assolutamente passi in avanti, mi aspetto tanto. Io penso che come ti alleni poi giochi e quindi ripartiamo da qui. Abbiamo lavorato sulla difesa a 3, non ho ancora deciso come schierarci, perchè questa squadra ha possibilità di fare anche altro, e lo farò domani. Ceter? Ha lavorato intensamente questa settimana, la prima per intero. Memushaj non si è allenato ieri per un fastidio al ginocchio ma è rientrato in gruppo.

Abbiamo poco tempo e dobbiamo ottimizzare queste 11 finali che abbiamo di fronte. Questa squadra ha dimostrato nelle ultime 4 partite che sa bene quello che vuole e che ha a cuore le sorti del Pescara. Ho un gruppo serio a disposizione. Da quando sono arrivato la squadra ha sempre lavorato bene, giorno dopo giorno. I segnali sono positivi, mi aspetto molto dalla gara di domani e da quella di martedì. La squadra è compatta e ha voglia di soffrire, sappiamo dove dobbiamo migliorare e stiamo lavorando per questo. Perchè siamo poco pericolosi? In primis perchè abbiamo avuto tante defezioni, penso a Ceter e a Giannetti. Odgaard ha grande prospettiva, altri elementi come Galano, Vokic e Capone sono sacrificati nel 3-5-2 ma bisogna dare compattezza innanzitutto. E comunque abbiamo cambiato qualcosa già in mediana, con un uomo più di qualità nei tre. Valdifiori? Non è uscito dalle rotazioni, quando sono arrivato non stava benissimo ma sta crescendo ed è un esempio per tutti i compagni perchè riesce a dare conforto al gruppo. La squadra sta crescendo nelle letture delle partite e sono soddisfatto, domani vedremo a che punto siamo. Dobbiamo pensare a noi stessi senza pensare all’avversario. Il Pordenone? Abbiamo grande rispetto di una squadra fisica e dinamica, che ha fame di risultato come noi e che gioca insieme da anni. E’ un’altra finale e dovremo essere bravi a portarla a casa. Per arrivare ai risultati bisogna sacrificarsi e i sacrifici porteranno frutti alla lunga”

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