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L’Ambulatorio di Patologia Polmonare Oncologica (APPO) è la porta d’ingresso al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) del paziente affetto da tumore polmonare.

Il 10 settembre 2019, dopo approvazione della Regione Abruzzo del “PDTA del Tumore del Polmone” e successiva costituzione ufficiale del “Gruppo Interdisciplinare di Cure Oncologiche (GICO)”, con delibera n°154 del 7 febbraio 2019 del Direttore Generale della ASL di Pescara, è stato inaugurato l’Ambulatorio di Patologia Polmonare Oncologica (APPO) presso l’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Pescara.

L’APPO può essere considerato la porta di accesso più rapida al PDTA del tumore polmonare. L’inserimento dei pazienti avviene con impegnativa SSN (tempo di attesa medio 5gg). Una volta inquadrato come “potenzialmente oncologico” il paziente viene preso in carico dal GICO. Fondamentale è la figura della Case Manager (Infermiera del GICO) vero perno di raccordo tra Specialisti Medici, paziente e Servizi, in quanto a lei compete la prenotazione di tutte le prestazioni decise dal gruppo GICO nel rispetto di tempi idonei.

Dopo i primi 4 mesi di attività ordinaria, nonostante l’esplosione della Pandemia da Covid-19, l’Ambulatorio di Patologia Polmonare Oncologica è rimasto sempre operativo (patologia di fascia A), rimodulando gli accessi e riprogrammando gli appuntamenti grazie alla collaborazione della Case Manager e del CUP secondo le nuove normative Aziendali a garanzia della sicurezza dei pazienti.

Quando possibile sono state visualizzate immagini TC del torace da “remoto” evitando al paziente la presenza in Ospedale in prima battuta. I meeting con i componenti del GICO per la discussione dei casi clinici sono sempre rimasti a cadenza settimanale, in presenza e svolti all’interno di un’ampia aula multimediale dedicata con osservanza del distanziamento tra Specialisti. Quando non possibile, il tutto è stato realizzato mediante utilizzo di piattaforme informatiche da remoto.

In 17 mesi (13 dei quali in continua emergenza Covid-19) sono afferiti all’ambulatorio 341 pazienti, un terzo dei quali sottoposto ad intervento chirurgico e gli altri indirizzati a cure oncologiche, mediche o rinviati a monitoraggio radiologico.

L’obiettivo finale del PDTA è garantire all’utenza della Regione Abruzzo una diagnosi precoce e una “medicina personalizzata” che tenga conto da un lato delle caratteristiche biologiche del tumore, e dall’altro, dei bisogni del singolo paziente, per ottenere come ricaduta una migliore sopravvivenza e qualità di vita. Il PDTA resta lo strumento più valido per il raggiungimento di questi obiettivi anche in un momento storico particolarmente difficile di pandemia da COVID-19.

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