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“Come verranno raggiunti per la vaccinazione gli over 80’ che non riescono a registrarsi sulla piattaforma informatica regionale “? A chiederselo è l’Assessore delle politiche sociali del Comune di Francavilla al Mare, Francesca Buttari.

Dai dati emerge chiaramente che quasi il 60% degli over 80 non riesce ancora a registrarsi nella piattaforma informatica, per manifestare il proprio interesse alla vaccinazione, e ad oggi non è ancora chiaro come verranno raggiunti, quando ormai siamo prossimi alla scadenza per la registrazione prevista, salvo proroghe, per il 28 febbraio.

“Per una questione di trasparenza soprattutto e non solo di efficiente organizzazione, è necessario che la Regione chiarisca questo punto” prosegue l’Assessore “Come Comune abbiamo messo in campo, grazie alla Croce Rosse già dal mese di gennaio, 4 numeri di telefono dedicati. La dimostrazione della difficoltà riscontrata sta proprio nelle numerosissime richieste di aiuto ricevute. Non ci siamo fermati qui. Grazie alle operatrici dei servizi sociali del Comune, stiamo portando avanti proprio in questi giorni, una campagna per verificare se tutti i nostri utenti, sia over 80 che i diversamente abili, si siano registrati. In caso contrario, per chi volesse farlo, abbiamo messo a disposizione anche i nostri ragazzi del Servizio Civile”.

“Esiste inoltre un altro tema importante, rispetto al quale non leggo grandi risposte” prosegue l’Assessore Buttari.“Come verranno raggiunti i soggetti fragili? Molti hanno un problema di mobilità e sono privi di una rete familiare.  E’ assolutamente necessario prevedere un piano di somministrazione domiciliare e un sistema di taxi sociale”.

I Comuni con i propri mezzi potranno fare la loro parte, ma serve molto più coordinamento, da parte della Regione e della ASL. Ci sono moltissime risorse organizzative del territorio non attivate. L’efficacia della vaccinazione delle categorie più fragili deve prevedere un maggior coordinamento degli Ambiti Sociali. “Siamo un interlocutore importantissimo” conclude l’Assessore “non solo per la lettura dei bisogni, ma soprattutto, in questa fase così difficile, per arrivare alla popolazione più fragile e spesso più lontana dalle informazioni. E’ vero che per la Regione Abruzzo c’è anche un problema di approvvigionamento, ma è assolutamente necessario recuperare il tempo perduto e farci trovare pronti”.