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E’ stato avviato l’iter tecnico amministrativo che porterà alla costruzione del nuovo Polo scolastico Polifunzionale, un’opera qualificante sotto il profilo sociale e culturale sempre presente nei programmi elettorale e mai realizzata. “Per la città che sogna da anni una struttura scolastica polifunzionale – ha detto il sindaco Andrea Scordella – si tratta di una data da inserire tra quelle da ricordare. Nei giorni scorsi, dopo il regolare espletamento della gara, la progettazione dell’opera è stata assegnata al R.T.P. (Raggruppamento temporaneo di professionisti) Settanta7 Studio Associato, Stain Engineering s.r.l., dedaLEGNO S.s.t.p., CVD engineering s.r.l. Geol De Angelis. Il Polo scolastico sorgerà nell’ampia area di proprietà comunale situata in via Po dove ci sono già gli uffici tecnici e il Palasport. La proposta progettuale, che abbiamo presentato due anni fa alla Regione – ha detto il sindaco Scordella – è già inserita nel programma triennale regionale dell’edilizia scolastica ed è in buona posizione nell’apposita graduatoria per l’accesso al finanziamento previsto che si aggira attorni agli 11 milioni di euro che ci saranno accreditati in misura percentuale e di pari passo con la realizzazione dei tre lotti funzionali previsti per la ultimazione dell’intera opera”. L’assessore ai Lavori Pubblici Pamela Giancola ha predisposto un impegnativo cronoprogramma che prevede l’approvazione del progetto esecutivo entro l’inizio dell’estate dopo l’ottenimento di tutti i nulla osta necessari. Esaurita questa fase cruciale, ne sarà data comunicazione ufficiale alla Regione che procederà all’aggiornamento della graduatoria dove il progetto avrà l’opportunità di fare un balzo consistente verso l’alto. A chi ha osservato che prima di pensare alle grandi opere sarebbe stato meglio provvedere alle piccole, l’assessore Pamela Giancola ha tenuto a precisare: “Forse guardare lontano non porta voti, ma crea valore concreto per i cittadini. È meglio riparare una buca o costruire una scuola? E’ evidente che occorre fare entrambe le cose, farle bene e farle prima possibile, ma la differenza sta nelle priorità e negli obiettivi che si pone chi se ne occupa. La buca chiusa – ha osservato l’assessore Giancola – tiene le bocche chiuse e allontana le critiche, invece un progetto di una nuova scuola, moderna, pensata per dare il giusto spazio e l’ambiente ideale ai ragazzi apre dibattiti e discussioni, espone a critiche di ogni genere, rende la vita dell’amministratore pubblico difficile. Ma quando ci candidiamo e siamo eletti – ha sottolineato l’assessore Giancola – non possiamo sottrarci dall’assumere decisioni importanti per l’intera comunità. La nuova scuola la frequenteranno i figli delle persone che ci hanno dato fiducia ma anche i figli di chi il voto l’ha data ad altri ed è proprio questo che ci deve spronare a mettere il massimo impegno: la possibilità di dare il miglior servizio possibile anche a chi non ci ha votato e forse non ci voterà mai, per ridare alla politica il suo vero valore. Seguirò personalmente – ha tenuto a precisare l’assessore Giancola – la progettazione del nuovo polo scolastico perché voglio assicurarmi che ogni dettaglio sia pensato per rendere la nuova struttura un luogo facile da vivere per gli studenti, per gli insegnanti e per le famiglie. I tre principi che dovranno essere alla base di tutto sono: zero costo energia attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative dal punto di vista impiantistico, materico e strutturale, capaci di garantire un risparmio dei costi di gestione e la agevole manutenzione nel tempo; velocità di costruzione: un edificio in legno garantirà un cantiere più veloce, meno rumoroso, più sostenibile, più pulito e antisismico. In questo modo i ragazzi dei nostri plessi esistenti potranno essere trasferiti il prima possibile all’interno del nuovo polo; utilizzo in orari extrascolastici degli ambienti collettivi quali l’auditorium, l’agorà, la palestra e la biblioteca. Vogliamo – ha concluso l’assessore Pamela Giancola – gettare un seme che farà nascere qualcosa di nuovo che si consolidi nel tempo come patrimonio di tutta la città”.