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Il sindaco Andrea Scordella e gli assessori Lella e Valloscura hanno incontrato i rappresentanti delle sigle sindacali regionali dei Balneatori, Riccardo Padovano della SIB Confcommercio, Antonio La Torre della FIBA ed Enzo Cambi della FAB CNA , per esaminare la proposta della Variante al Piano demaniale marittimo comunale, fare il punto sullo stato dell’arte del posizionamento delle scogliere da parte della Regione Abruzzo e sulla possibilità di ridurre in specifici casi, la TARI a carico dei balneatori. A questo primo incontro di lavoro, per rispettare le norme anti Covid, erano presenti solo dodici titolari di concessioni demaniali. “Abbiamo presentato ai rappresentanti dei sindacati regionali di categoria e agli operatori presenti – ha detto il sindaco Scodella – i criteri generali e i principi ispiratori che sono alla base della nostra proposta di Variante al PDCM, che non é un semplice adeguamento alle nuove disposizioni dettate dalla Regione con il Piano demaniale marittimo regionale, ma si propone di offrire opportunità significative alla città di poter contare su uno sviluppo ecocompatibile che ha l’obiettivo di migliorare vivibilità, strutture e servizi ai turisti. Nello specifico – ha aggiunto il sindaco Scordella – abbiamo optato per una scelta green prevedendo anche riduzioni della TARI calibrate a seconda degli interventi effettuati all’interno delle concessioni in fase di ammodernamento ed efficientamento degli impianti e dei servizi, che vanno dal 15 al 30% “. A questo proposito Riccardo Padovano, segretario regionale SIB Confcommercio, ha auspicato la sperimentazione della classificazione delle strutture balneari, mediante l’assegnazione di stelle come avviene per le strutture ricettive, a seguito del riconoscimento della qualità dei miglioramenti effettuati. Proposta accolta favorevolmente da tutti i presenti. Nel corso dell’incontro i partecipanti hanno evidenziato la necessità di verificare e, se necessario, rivedere i rapporti con l’Area Marina Protetta con la quale, negli ultimi cinque anni in particolare, sono emerse posizioni contrastanti. Si è parlato, poi, di erosione, del grave disagio derivato a diversi operatori della costa sud che negli ultimi cinque anni hanno visto scomparire la spiaggia di pertinenza e del programma dei lavori che la Regione Abruzzo sta effettuando. “Occorre distinguere – ha detto il sindaco Scordella – la natura degli interventi che sono di due tipi: il primo è mirato a recuperare una situazione già ampiamente compromessa dal fenomeno erosivo, che richiede un’azione decisa, collaudata e certificata dall’ingegnere Di Risio dell’Università dell’Aquila e dagli stessi tecnici regionali delle Opere marittime. Il secondo tipo di intervento – ha precisato il sindaco Scordella – è riferito al terzo lotto dei lavori da noi richiesto che comprende la costa che va da piazza Fermi a piazza Marconi. Gli interventi del primo e del secondo lotto che vanno dalla foce del Piomba fino a piazza Fermi non possono che essere di recupero della spiaggia erosa con il sistema cosiddetto “a celle”, che prevede le scogliere a largo con alcuni pennelli di diversa dimensione, che è stato ritenuto dall’Ing. Di Risio l’unico capace di restituire la spiaggia erosa. Si tratta – ha detto il sindaco Scordella – di interventi indubbiamente impattanti che si cercherà di mitigare, su nostra specifica richiesta, dando ai pennelli anche una funzione di passeggiata nel mare e non solo un accumulo indistinto di rocce. Per il terzo lotto ho chiesto al prof. Di Risio e alla Regione di progettare interventi ecosostenibili di tipo conservativo, trattandosi di opere che avranno il compito di mantenere anche per il futuro l’attuale ampiezza della spiaggia. In questo caso si potrebbero prefigurare barriere soffolte ad una certa distanza dalla battigia e alcuni pontili”.