La Procura di Pescara ha archiviato, il 29 dicembre scorso, la posizione di Francesco Maragno nell’indagine del sostituto procuratore Salvatore Campochiaro che aveva contestato falso, truffa e abuso d’ufficio sulla gestione dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) a Montesilvano. Il pm aveva inviato gli avvisi di garanzia all’ex sindaco, a Ottavio De Martinis (all’epoca vice sindaco e oggi primo cittadino) indagando anche diversi dirigenti dell’ente strumentale e del Comune.
L’inchiesta intendeva chiarire la posizione degli amministratori pubblici in merito a presunte irregolarità edilizie in uno degli appartamenti privati individuati dall’amministrazione comunale di Montesilvano per accogliere i richiedenti asilo inseriti nel progetto Sprar.
«Sono contento che dalle verifiche effettuate da parte della Procura sia emersa la mia totale estraneità ai fatti contestati e non venga minimamente scalfito il grande progetto che era quello degli Sprar», dice Francesco Maragno, oggi consigliere di Forza Italia al Comune. «Il nostro intento di governare, al meglio, i flussi di immigrati che si erano riversati nel nostro territorio e che tanti problemi avevano causato alla cittadinanza, è stato riconosciuto anche dalla Procura. Ricordo che l’esempio Montesilvano, in tema di gestione dell’emergenza immigrati, ha fatto scuola non solo in Italia ed è stato al centro dell’interesse di studi universitari nella Repubblica Ceca, conquistando la menzione da parte della più importante agenzia di stampa francese, la France Press, oltre che da tutti i principali media italiani».
«L’unico rammarico», conclude l’ex sindaco, «è che chi ha tentato di denigrare questo progetto e questa iniziativa, perché voleva lucrare sulla disperazione delle persone in fuga da guerre e persecuzioni, non è stato minimamente toccato dall’indagine».
La posizione del sindaco Ottavio De Martinis è stata stralciata e archiviata nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione del servizio di accoglienza degli immigrati a Montesilvano.
La Procura di Pescara, lo scorso 29 dicembre, ha “ritenuto che nei confronti degli indagati non risultino racconti elementi idonei per sostenere un’accusa in giudizio per nessuno dei reati addebitati”, archiviando la posizione del primo cittadino, del dirigente comunale Alfonso Melchiorre e del consigliere comunale Francesco Maragno. Nell’inchiesta, in particolare sono state chiarite le posizioni su presunte irregolarità edilizie, che secondo il pm sarebbero state riscontrate in uno degli appartamenti privati individuati dal Comune per accogliere il progetto Sprar.
<Ho sempre creduto e confidato nella giustizia – afferma il sindaco Ottavio De Martinis – ed ero certo, fin dal primo istante, di poter chiarire la mia posizione. In maniera fiduciosa ho continuato a lavorare per il bene della mia città, sicuro che tutto sarebbe stato risolto. Ci auguriamo che al più presto le indagini possano avere un esito positivo anche per le altre persone coinvolte>.