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Il Consiglio di Stato ha definitivamente stabilito che la società SAMA S.r.l., appartenente al Gruppo Italcementi, deve eseguire la messa in sicurezza del sito minerario dismesso posto sul territorio del Comune di Abbateggio.
“La recente pronuncia – commenta il presidente della Provincia di Pescara e sindaco di Abbateggio Antonio Di Marco – prende atto di quanto rilevato dalla Direzione Generale del Ministero dello Sviluppo Economico e ha esplicitamente definito le opere realizzate da SAMA S.r.l. in stato di completo abbandono, quali veri e propri ruderi fatiscenti da porre in sicurezza.
Giunge così al termine il complesso contenzioso amministrativo promosso dal Comune di Abbateggio avverso le determinazioni della Regione Abruzzo che nel 2012 si era limitata ad accogliere l’istanza di riduzione della concessione mineraria di SAMA S.r.l., senza però prescrivere alcunché circa il ripristino delle strutture presenti nei territori sfruttati dalle attività estrattive”.
Tra le opere ancora presenti possono essere ricordate alcune gallerie ferroviarie lunghe anche chilometri, ponti carrabili e sospesi, numerosi manufatti sparsi nella vegetazione come torri di sorveglianza, tralicci di teleferiche, vecchi depositi dei detonatori ed infine numerose gallerie di estrazione sotterranea.
Il Sindaco del Comune di Abbateggio, oltre a manifestare un’ampia soddisfazione per aver conseguito la salvaguardia di un interesse della comunità, che altrimenti sarebbe risultato trascurato, rileva come sussisterebbero “le condizioni per la creazione di un importante parco-minerario, inserito nel Parco Nazionale della Maiella, di una rara bellezza paesaggistica e naturalistica, oltre che di notevole spessore turistico-culturale. Tale attività potrebbe costituire una valida possibilità di sviluppo economico alternativo rispetto alla recente chiusura del cementificio di Scafa”.
Il Comune di Abbateggio è stato assistito dall’Avv. Matteo Di Tonno il quale ha anticipato che è all’esame un possibile ricorso alla Corte di Giustizia della Comunità Europea sotto altri profili e per incrementare la portata del ripristino-risanamento ambientale dei siti minerari interessati da oltre un secolo di attività estrattiva.