L’Abruzzo riparte dal ‘giallo’. Un ringraziamento doveroso va agli abruzzesi che con i loro sacrifici, la loro disciplina e il loro senso civico, hanno contribuito a riportare sotto controllo la circolazione del virus. Ma non è finita qui: nuove varianti più contagiose e aggressive stanno colpendo anche l’Italia e l’Abruzzo, tornano a salire gli indici di contagio e di ricovero negli ospedali – anche a causa dell’inevitabile moltiplicarsi dei contatti e delle relazioni sociali durante le festività. Il Governo ha abbassato i limiti oltre i quali scattano le soglie di allarme e le relative restrizioni, e nuovi parametri ancora più rigorosi sono allo studio proprio in questi giorni. Tornare in zona arancione o rossa è un rischio ben presente dietro l’angolo. Per questo è necessario perseverare nei comportamenti virtuosi, rafforzare la sorveglianza, mettere in campo tutti gli strumenti utili. La Regione sta completando il piano di potenziamento della rete Covid negli ospedali, assumendo nuovo personale per le cure e il tracciamento, potenziando il trasporto pubblico per le scuole, sottoponendo tutta la popolazione – e in particolare quella scolastica – allo screening massivo, procedendo a buon ritmo alla vaccinazione partendo dal personale medico e dagli ospiti fragili delle residenze sanitarie e assistenziali.Un particolare saluto va agli studenti delle scuole superiori che, dopo mesi, tornano a scuola in presenza, alternata al 50% con la didattica a distanza. L’Abruzzo è tra le poche Regioni che hanno avuto il coraggio e la capacità di farlo, senza ulteriori rinvii. Nella speranza che questo sforzo venga premiato e possa durare nel tempo. Sappiamo che non sarà facile, ma abbiamo fatto del nostro meglio: più di 100 mezzi aggiuntivi per oltre 400 corse in più, così da sfoltire l’assembramento nei mezzi pubblici, e orari di ingresso sfalsati. I nostri ragazzi meritavano e meritano di essere messi nelle condizioni di studiare al meglio e in un ambiente protetto e sicuro. Anche qui, è fondamentale la serietà e la ragionevolezza dei comportamenti: non servirebbe a nulla sanificare i locali, fare i tamponi rapidi, controllare e organizzare spazi e servizi se poi, nel tempo libero (a cominciare dall’uscita di scuola) ci si lascia andare a comportamenti irresponsabili: assembramenti, feste, aperitivi di massa, se non addirittura risse, come abbiamo visto in diverse città.Buona ‘ripartenza’ a tutti, quindi, e torniamo al lavoro con la speranza, che per certi versi comincia a diventare una certezza, che da qui a pochi mesi la vaccinazione di massa ci restituirà le libertà che lo stato di emergenza e la pandemia hanno fin qui fortemente limitato”.
Covid-19: Abruzzo riparte dal giallo. Parla Marsilio
Marsilio: “Grazie agli abruzzesi. Riaprire le scuole atto di coraggio e di amore verso i nostri ragazzi“