Il presidente della Fin Abruzzo Cristiano Carpente in concomitanza con le festività ha pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato una lettera a tutti i tesserati, invitando a guardare con fiducia al 2021 nonostante la pandemia, scatenando però le critiche dei genitori di atleti per gli impianti chiusi e per la mancanza di certezze su date e luoghi dove disputare le prime gare della stagione 2020-2021.
La Fin Abruzzo, recependo le direttive della federazione nazionale, aveva diramato lo scorso 12 novembre una ‘bozza’ di calendario per l’attività sportiva agonistica regionale 2020-2021, con le manifestazioni calendarizzate solo da febbraio 2021, ma con date e luoghi ancora da definire; è così è rimasto fino ad oggi.
“Ci apprestiamo a festeggiare il Natale e l’anno che sta arrivando – scrive Carpente – in una cornice surreale e senza precedenti storici di recente memoria.
La grande famiglia della Fin – ne sono convinto – riuscirà a superare anche questa difficile situazione, che coinvolge ogni ambito ed ogni settore della vita, sportiva e non, di ognuno di noi. I nostri atleti hanno vissuto un 2020 molto complicato che non deve però porre loro dei limiti, negli obiettivi e nelle motivazioni future. Un esempio, fra i tanti, lo possono trovare in un loro compagno, un nostro atleta – Nicolangelo Di Fabio – che proprio in questi giorni ha ottenuto i suoi migliori tempi, nell’età della piena maturazione. Sarà poi grazie alle indiscusse competenze ed alla cura dei tecnici e dirigenti societari, che gli atleti riusciranno a trovare o ritrovare la propria strada. La Federazione Italiana Nuoto, il Comitato Regionale Abruzzo con tutte le strutture federali in stretta sinergia fra loro, supporteranno al meglio la ripresa ed il prosieguo dell’attività di tutti gli associati”.
I genitori intervenuti a commento della lettera non sono affatto d’accordo con l’analisi fatta dal presidente Fin. Secondo Mary Se “non esiste più il buon senso e la meritocrazia. Una struttura che ci invidiano chiusa e uno stimolo per i ragazzi per confrontarsi con altre realtà in fumo. Grazie”. Per Giulia Lucci “questa lettera di Natale sembra l’ennesima presa in giro. È una grande delusione constatare la bassa considerazione di questo Comitato verso i bisogni e le richieste degli atleti”. La Lucci ha anche ricordato come i giovani siano stati sbeffeggiati su Facebook da uno dei componenti del direttivo Fin Abruzzo.
Luisa Lannutti ammonisce e contesta l’operato del presidente sottolineando che “quando cita Nicolangelo Di Fabio come atleta abruzzese che ha fatto risultati in questo ultimo periodo lei omette di dire che il ragazzo è abruzzese di nascita, ma di fatto tesserato con l’Aurelia Nuoto Lazio. Quindi lui ha potuto partecipare agli assoluti perché il Comitato laziale glielo ha permesso organizzando gare di qualifica”.
Francesca Romana Spaziani, andata via dalla società Sds (di cui è presidente Carpente, ndr) per poter fare allenare i suoi figli chiede al presidente se “questi ragazzi sono atleti solo quando volete voi? Voi siete i primi a non credere nei vostri e non date loro la possibilità di poter crescere”. Margherita Pantalone ricorda “che la maggior parte delle strutture sono chiuse e si riescono ad allenare solamente i ragazzi che hanno una società seria alle spalle”.
Eleonora Bascelli invoca un “calendario subito” chiedendo al presidente di dimostrare “di tenere al nuoto, di capire cosa significa per i nostri ragazzi gareggiare”. Dello stesso avviso anche Daniela De Sanctis: “speriamo che da gennaio 2021 anche l’Abruzzo avrà le sue date precise per le prove tempi ufficiali”. Critica anche Donatella Di Lorito: “Mi spiace dire ai miei figli che dopo 47 anni devono rivivere ancora la chiusura delle piscine ‘Le Naiadi’”.