CONDIVIDI

Il Partito Democratico abruzzese è al lavoro su un progetto di rilancio per l’Abruzzo che maturerà, nel segno del confronto e della condivisione, nei prossimi mesi. Al centro comparti strategici come la sanità, la scuola, l’obiettivo di ridurre le diseguaglianze a vantaggio delle giovani generazioni e delle donne, il potenziamento infrastrutturale. Un progetto decisivo per lo sviluppo della regione, per cogliere le opportunità offerte dalle risorse del piano Next Generation EU e dalla nuova programmazione europea. “C’è oramai una consapevolezza diffusa dell’inadeguatezza del governo regionale – ha detto il segretario regionale del Pd Michele Fina aprendo la conferenza stampa del partito che si è tenuta a Pescara – la nostra preoccupazione è che l’incapacità di programmazione e cura che ha contraddistinto questa amministrazione faccia perdere all’Abruzzo l’opportunità di partecipare alla ricostruzione dell’Europa e dell’Italia, a fronte di una disponibilità di risorse che non c’è mai stata. Sono quindici le regioni governate dal centrodestra nel nostro Paese, ma solo nella nostra si registra una tale assenza di programmazione e indisponibilità al dialogo e al confronto. D’altra parte tutti hanno capito che questa Giunta parla più romano che abruzzese”. 

Per questo, ha detto Fina, quello che non è in grado di fare la Regione lo farà il Pd: “Nei prossimi due mesi si definirà il Next Generation EU, siamo chiamati a costruire un progetto abruzzese”. Il segretario del Pd regionale ha tracciato i prossimi passi: “Lanceremo gli stati generali della sanità chiamando a raccolta gli operatori, per farne un caposaldo. Lo stesso approccio lo adotteremo con il settore della scuola, della formazione, dell’istruzione e per le giovani generazioni e per le donne, perché questo progetto deve essere trainato dall’obiettivo di ridurre le diseguaglianze”. Ci saranno incontri serrati con ministri e parlamentari italiani ed europei. Si parte dalla consapevolezza dei punti di forza e debolezza dell’Abruzzo: “Abbiamo una realtà industriale che tiene, una qualità green elevata, occorre il potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali. L’Abruzzo può essere una delle regioni di punta rispetto a una nuova idea di Europa e Italia”.

In parallelo l’attività politica proseguirà nel segno del confronto, ha detto Fina: “Deve proseguire il dialogo con il Movimento Cinque Stelle, così come con gli altri partiti del centrosinistra, con le forze civiche, i movimenti. Vogliamo cucire quello che c’è intorno a noi”. Il 2021 sarà strategico per il Pd abruzzese anche per organizzare l’attività in modo sempre più capillare. Sono in agenda numerosi congressi di circolo, tra cui Avezzano, Pescara, Giulianova, Montesilvano, Vasto.

Per Silvio Paolucci, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, “l’amministrazione in carica non è stata e non è in grado di gestire una fase emergenziale: nemmeno ciò che doveva essere ordinario è stato garantito, penso ad esempio alla tensostruttura all’ospedale di Avezzano. Allo stesso modo non c’è la capacità di scrivere una pagina nuova: nel Defr non c’è un solo passaggio sui quattro miliardi che saranno disponibili tra Recovery Fund e nuova programmazione europea”.

Per la presidente regionale del partito Manola Di Pasquale la Giunta e la maggioranza guardano solo “al mantenimento dei rapporti politici, alla spartizione degli incarichi, al consenso elettorale”. 

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche le vicesegretarie Elisabetta Merlino e Chiara Zappalorto, il responsabile sicurezza Marco Citerei, i segretari provinciali dell’Aquila, di Pescara e di Chieti Francesco Piacente, Nicola Maiale e Gianni Cordisco. 

“Con la nostra mobilitazione fino a notte fonda, siamo riusciti a recuperare 12,5 milioni di euro dai tagli indiscriminati che la maggioranza di centrodestra aveva deciso, così come abbiamo evitato il bavaglio istituzionale che la Giunta regionale intendeva applicare al Consiglio, esautorandone, di fatto, i poteri d’indirizzo e controllo”, così commentano consiglieri di centrosinistra i risultati della seduta consiliare dedicata al Bilancio conclusasi in piena notte.

“Lo stralcio degli articoli 15 e 16 e la rimodulazione dell’articolo 6, rappresentano un risultato importante e una battaglia di legittimità che abbiamo condotto per migliorare il bilancio – rimarcano i consiglieri dei gruppi Pd, Abruzzo in Comune, Legnini Presidente e Gruppo misto – La maggioranza ha dovuto cedere sul taglio che non a caso avevamo definito “alla romana”, pari al 10% di varie poste e ha ripristinato parte degli stanziamenti. Una battaglia di moralità che abbiamo combattuto e vinto per restituire dignità a molti settori, a partire dal sociale, istruzione, cultura, su cui, però, continuano a pesare tagli lineari dell’8% a cui il governo regionale non ha saputo rinunciare, non avendo programmato un’alternativa valida a sostenere l’Abruzzo nel suo periodo più difficile. Stralciato anche l’articolo 17. Molto abbiamo ottenuto, altro siamo pronti a rivendicare, ad esempio per i Comuni che attendevano lo scorrimento della graduatoria per poter utilizzare i preziosi fondi da destinare alla rigenerazione urbana: risorse che sono state cancellate, dopo che i gruppi di centrosinistra erano riusciti ad ottenere una quota per completare lo scorrimento dell’intero elenco. Questa sarà una delle prime battaglie che ci interesseranno. Il fatto che sono stati costretti ad accettare importanti modifiche alla finanziaria la dice lunga sulle ragioni delle opposizioni. 

Chiudiamo l’anno consci di aver fatto il possibile: abbiamo tentato di migliorare questo bilancio, su cui manteniamo tutte le critiche fatte in attesa del documento, privo di coraggio, di visione, di capacità di programmare, ma, soprattutto, di agire in nome e per conto degli abruzzesi che stanno attraversando il periodo peggiore della loro storia recente e che devono poter davvero ripartire con il sostegno istituzionale. La maggioranza non è riuscita a rinunciare a progetti di cui noi non comprendiamo davvero l’importanza rispetto a tutto il resto: ci spiace che dal documento affiori che tengono più al festival dei Cartoon e ai ritiri del Napoli calcio, che alla rigenerazione dei Comuni, alla riqualificazione dei trasporti, al valore strategico che hanno, ora più che mai, il sociale, l’istruzione, il lavoro, la cultura, l’agricoltura, insomma la presenza concreta accanto a imprese e famiglie che tanto hanno perso a causa della pandemia e che sono ancora in attesa dei fondi annunciati durante le tante campagne propagandistiche che hanno contraddistinto l’azione amministrativa di questo governo regionale”.