A 300 giorni dall’ultima volta, la pallamano italiana torna a giocare per un titolo. E lo fa nella sua nuova casa, il Centro Tecnico Federale di Chieti, dove gioiscono Jomi Salerno e Conversano. Le campane nel femminile e i pugliesi sul fronte maschile inaugurano con grande gioia e tante emozioni la casa della pallamano. Salerno con una prova di forsa autoritaria contro Cassano Magnago, Conversano invece dopo la lotteria dei sette metri che conclude una partita eccezionale contro Bolzano. Spettacolo puro, grandi giocate. E poi le statistiche: la Jomi diventa il club a vincere per il maggior numero di volte (5). Nessuno ha fatto meglio tra le donne e anche tra gli uomini, dove Conversano raggiunge i bolzanini a quota quattro.
GIOIA CONVERSANO: VITTORIA DAI SETTE METRI – Welcome back, Conversano. Otto anni dopo, la formazione pugliese torna a vincere. Lo fa in Supercoppa, come nel 2012, strappando il titolo dalle mani di Bolzano. E lo fa in una finale bellissima, da cardiopalma, decisa solo dopo i tiri dai 7 metri. Non erano bastati i primi 60’ regolamentari, finiti 24-24 dopo un gol a tempo scaduto di Giannoccaro, e nemmeno l’extra-time, nel quale a tirare fuori dai guai i biancoverdi è un missile terra-aria di Jacob Nelson anche in questo caso sul filo della sirena.
È in una di quelle partite in cui può accadere di tutto e può vincere chiunque. E in effetti accade di tutto, ma alla fine vince, con merito, Conversano. Primo titolo da allenatore per Alessandro Tarafino, 14 volte campione d’Italia da giocatore – nessuno come lui – e che corona il lavoro fatto alla guida del sodalizio conversanese. La partita, come detto, è una gioia per gli occhi. Portieri spettacolari, Di Giandomenico – poi MVP – ed Hermones. Degiorgio e compagni vanno al riposo in vantaggio sul 13-11, ma fanno i conti delle nove vite bolzanine. Esperienza, classe, giocate sopraffine: c’è tutto nella rincorsa biancorossa culminata nel pareggio (16-16) di Greganic. È l’inizio del 4-0 di break con cui Bolzano sorpassa, va sul 18-16 e costringe Tarafino ad un time-out di necessità. Partita riorganizzata, ma Conversano trema fino alla fine. Hamzic e Nelson si spengono. Viene fuori dal nulla Giannoccaro: suo il gol che salva i suoi (24-24) e spedisce tutti all’extra-time. Passano altri 5’ e Bolzano ha un’altra sorta di match-point andando alla pausa in vantaggio 28-26. Ma cambia tutto di nuovo e cambia per un gol insospettabile: Nelson con un sottomano prodigioso fa 30-30. Si va dalla linea dei sette metri. Sbagliano Sonnerer e Turkovic. Anzi, non sbagliano: è Di Giandomenico a parare. Il gol-vittoria è del predestinato Degiorgio. Sono loro, Di Giandomenico e Degiorgio, i nomi che risplendono nel ritorno di Conversano alla vittoria.
DOMINIO SALERNO: È LA PIÙ VINCENTE DI SEMPRE – La Jomi Salerno conquista la quinta Supercoppa della propria storia. Nella storia, la formazione campana, era già entrata nell’edizione scorsa. Il Centro Tecnico Federale di Chieti regala però alle ragazze di Laura Avram un posto d’onore nell’albo d’oro: con cinque successi in Supercoppa, nessuna squadra ha vinto ora quanto Salerno. Il tutto accade battendo 33-17 (p.t. 17-10) un pure volitivo Cassano Magnago. Le certezze non finiscono qui: Salerno, tornando alla più stretta attualità, certifica il suo momento favorevole culminato in Serie A Beretta con la conquista del primato.
Il Cassano Magnago di Sasa Milanovic arrivava alla sfida senza i favori del pronostico e senza la sua giocatrice principale, il pivot Bianca Del Balzo infortunata. Nelle fila di Salerno debutto per Natasa Krnic, il terzino arrivato nei giorni scorsi da Erice. Ma la carta in più delle salernitane è principalmente Ilaria Dalla Costa, ex di turno e autentico braccio armato. Però Cassano Magnago inizia meglio e trova nelle giocate di Cobianchi, ordinata e brillante allo stesso tempo, la rete dell’iniziale vantaggio. Tocca a Ferrari fare gli straordinari: sue tre parate consecutive che propiziano il vantaggio di Salerno. Il break è ben piazzato e il parziale dice 11-7. Vantaggio incrementato nel finale di primo tempo, concluso sul 17-10. Controllo preso, partita guidata senza sussulti nel secondo tempo, dove, di fatto, accade ben poco. Cassano Magnago ci prova fino alla fine, Salerno ne ha di più, fa ruotare le giocatrici e amministra forze e divario. Lo fa fino alla fine, la squadra di Laura Avram, che quasi un anno dopo l’ultimo titolo, la Coppa Italia del febbraio scorso, può gioire ancora. Le contendenti prendono nota e attendono le nuove Finals di Coppa Italia e la Serie A Beretta.