Il Borgo di Spoltore è stato tra i protagonisti del Premio In/Architettura 2020 grazie al ristorante Tamo, che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento nazionale per la qualità del recupero edilizio effettuato su un edificio storico. Promosso da In/Arch e Ance, il riconoscimento unisce il valore dell’idea progettuale con la qualità del risultato finale, ed è quindi assegnato allo stesso modo ai progettisti (Gianrico e Ubaldo Toffoli, premiati anche per lo stabilimento Panta Rei di Pescara), i titolari e le imprese che hanno compiuto i lavori (Mino Caterina nel caso del ristorante spoltorese). Grande soddisfazione dunque per i titolari Antonio Blasi e Mariachiara Guastadisegni.
“Il riconoscimento al restauro di un edifico del ‘600” sottolinea il sindaco Luciano Di Lorito “testimonia che la tutela del nostro passato non è incompatibile con lo sviluppo, con la qualità dei servizi e l’integrazione con la modernità”. Tra le motivazioni del premio, si sottolinea come il tema centrale dell’operazione sia “il dialogo tra l’involucro antico, lasciato intatto, e l’intervento”. Sottolineato inoltre l’aspetto “della sala, caratterizzata dall’incastro di due elementi: una vasca di frassino scuro, costituita da parquet e boiserie contenitiva, su cui poggia una volta a botte bianca che ricalca la volta originaria. In questo ambiente – inoltre – galleggia un unico tavolo composto da due assi di iroko massello, tenuti assieme da una struttura centrale in ferro”.