Il Movimento 5 Stelle ha presentato 300 emendamenti per riempire di contenuti e azioni utili a imprese e cittadini un Documento Unico di Programmazione ed un bilancio che rispecchiano l’idea che Masci e il centrodestra hanno della nostra città: una Pescara immobile, che piange su se stessa e privata di ogni slancio di innovazione e di idee in risposta al Covid, e in cui, in un mare di parole ridondanti e di intenti senza capo né coda, mancano misure fondamentali per il rilancio e il salto di qualità della nostra città. “Non una parola sull’inquinamento dell’aria o su misure che incentivino alla raccolta differenziata, bloccata sotto il 40% da anni, non un briciolo di progettualità per la riserva dannunziana, o per le attività economiche e commerciali, non un piano strategico di sviluppo del territorio con la grande scomparsa dell’aria dell’ex-Cofa, nemmeno citata. Masci e i suoi ci hanno presentato la fotografia della Pescara che amano: una città tanto “conservatrice” da rimanere ferma e stantia, brutta copia di se stessa, senza originalità, senza innovazione, senza idee. Noi vogliamo renderla viva!” – dichiara la capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini – “e vogliamo farlo mettendo al centro delle priorità le periferie attraverso la messa in funzione dell’Ufficio Speciale che rediga il Piano Periferie, in forma partecipata, per programmare l’investimento di 15 milioni di euro che lo stato farà arrivare attraverso il coinvolgimento delle associazioni e della cittadinanza, ripensando gli spazi urbani, anche residuali, come spazi pubblici di vicinato, adatti ad accogliere attività di svago e di socialità e soprattutto iniziative imprenditoriali, perché la misura della vitalità passa anche dalla voglia di intraprendere in un territorio. Una rete di imprese per attività di servizi e cura delle persone, nuove professioni legate all’innovazione: più che una zona franca urbana, una zona viva urbana”.
Le proposte presentate dal gruppo consiliare pentastellato spaziano su tutte le linee strategiche individuate dal Documento di Programmazione della maggioranza, per un lavoro impostato sui temi cari al Movimento 5 Stelle e con l’obiettivo di reagire in modo collettivo e comunitario alla crisi, rimettendo al centro delle azioni i cittadini e i luoghi periferici della città.
“Sostenibilità e qualità ambientale: per una corretta gestione dei rifiuti abbiamo richiesto la sperimentazione della tariffazione puntuale della TARI che introduce il sistema di pagamento in funzione dei rifiuti prodotti e non più basato sulle dimensioni della case e delle persone che vi abitano e della “Fabbrica dei Materiali” dove recuperare i materiali non riciclabili; puntiamo ad azioni rivolte all’inquinamento dell’aria e a quello elettromagnetico con la richiesta dell’approvazione urgente del Piano delle antenne, senza tralasciare l’energia, con la creazione delle comunità energetiche e di progetti di autoconsumo collettivo con cui mitigare la povertà energetica che affligge ormai più del 15% dei cittadini italiani” prosegue il consigliere del M5S Massimo Di Renzo. “E ulteriori azioni di sostegno all’emergenza abitativa, al disagio abitativo degli anziani soli, all’emergenza alimentare”.
“Vogliamo introdurre misure innovative per il commercio”- aggiunge il consigliere Giampiero Lettere –“attraverso iniziative di “moral suasion” con cui indirizzare i flussi commerciali verso i negozi di vicinato e l’introduzione di un circuito Scec (la Solidarietà ChE Cammina) o di altre forme simili di scambio da diffondere e proporre ai clienti degli esercizi commerciali che fanno parte dello stesso centro commerciale naturale, senza dimenticare la creazione di un regolamento ad hoc, leggero ed agile, per le manifestazioni temporanee e la promozione di un accordo tra il Comune e i proprietari di locali commerciali sfitti, da affittare a prezzi calmierati, in cambio di sconti sui tributi comunali”.
“Vogliamo la costruzione di una rete solida tra l’Amministrazione, le scuole, gli Uffici Scolastici Regionali e altri enti e associazioni vicini al mondo della scuola per azioni formative e di sensibilizzazione sul tema del bullismo e dell’omolesbobitransfobia, campagne e azioni rivolte al mondo LGBTI, alla promozione di politiche di genere attraverso l’ufficio e la nomina del Gender City Manager per la progettazione del Piano regolatore dei tempi urbani, un piano partecipato e scritto nell’ottica di genere”- continua il consigliere M5S Paolo Sola –“anche la mobilità cittadina va resa ancora più green tramite l’estensione a tutte le scuole del progetto pedibus/bicibus e la creazione della “Consulta della mobilità ciclabile”.
“Siamo consapevoli che questo sia un bilancio povero di soldi e, proprio per questo, chiediamo un’azione amministrativa ricca di idee” – dichiarano insieme i consiglieri del M5S Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola, Giampiero Lettere e Massimo Di Renzo– “Proprio in momenti di crisi come questi dobbiamo cambiare profondamente il nostro modo di pensare. Noi, come sempre, cercheremo di interloquire con la maggioranza e ci batteremo fino all’ultimo per fare in modo che Pescara reagisca con vitalità alla crisi. La nostra città lo merita”.