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E’ arrivato nella notte il via libera del consiglio comunale di Pescara alla procedura che avvia il pre-dissesto, formalmente riequilibrio finanziario pluriennale. I lavori del consiglio, che hanno preso il via l’altro ieri, si sono conclusi alle 3, dopo un lungo ostruzionismo. Tira le somme il capogruppo del Pd Marco Presutti il quale fa notare che “e’ stato evitato il dissesto del Comune, che avrebbe comportato l’arrivo di un commissario. Il dissesto, poi, non avrebbe consentito di onorare i contratti dell’amministrazione nei confronti di chi ha prestato servizi e avrebbe determinato, oltre alle tasse che il commissario avrebbe fissato al massimo, anche una crisi per l’economia locale. La procedura per il pre-dissesto, prosegue, e’ stata avviata in questo ultimo scorcio dell’anno per accedere al riparto dei fondi del secondo semestre 2014 per cui dovremmo ottenere un prestito a interessi zero che ci consentira’ di chiudere delle situazioni e restituire alla citta’ un Comune efficiente”. Certo non mancano gli aspetti negativi. “La tassazione resta com’e’, dice sempre Presutti, ma le agevolazioni dovrebbero essere salvate. Inoltre ci saranno un taglio ai trasferimenti e una riduzione della spesa. Con la minoranza ci siamo impegnati con un ordine del giorno a salvaguardare le fasce piu’ deboli e a fare in modo che questa cura dimagrante non pesi su di loro. Ora abbiamo avviato la procedura relativa al pre-dissesto ma va fatto piano di rientro”. Polemico il Movimento 5 stelle che parla di “Pescara tradita”, come ha scritto in uno striscione esposto nell’aula consiliare dai tre grillini nel corso dei lavori. Il M5S parla di “scelta infausta della maggioranza” e contesta che tutte le proposte avanzate siano state respinte, dagli emendamenti presentati a centinaia alle questioni sospensive